Il 19 e 20 maggio 2018 torna StraBologna, l’evento firmato UISP che da ormai 39 anni invade le strade del centro città per promuovere ideali quali salute, benessere e sport alla portata di tutti. Anche quest’anno saranno tre i percorsi tra cui i partecipanti potranno scegliere, tutti con partenza in via Rizzoli e arrivo in Piazza Maggiore. StraBologna è adatta a tutti:  runner, podisti, ma anche famiglie, disabili, anziani, carrozzine, bambini, cani al guinzaglio.

Anche Tullio Frau, atleta non vedente insignito nel 2015 dell’onorificenza per meriti sociali e sportivi dal Presidente della Repubblica Italiana, Presidente di IAPB – Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità sezione di Pordenone, parteciperà alla StraBologna con la sua guida Alberto Francescut.

Obiettivi di questa partecipazione sono trasmettere il messaggio: “la volontà non ha barriere, se si vuole si può!” e rafforzare la proficua collaborazione tra la UISP – comitato territoriale di Bologna eSportfund per la diffusione di una cultura inclusiva attraverso lo sport.

Tullio Frau è, oggi, un podista professionista di grande livello ma, come lui stesso ci racconta, non è sempre stato così.

Sono nato nel 1953 a Gonnoscodina, un paese nel cuore della Sardegna, e fino a cinquantaquattro anni non ho fatto nulla in ambito sportivo. Pesavo novantacinque chili e cominciavo ad avere seri problemi di salute. Dopo aver consultato diversi medici ho capito che dovevo voltare pagina. Così ho cominciato a correre e a cambiare la mia alimentazione. Da lì in avanti non mi sono più fermato. Ho corso venti maratone, la 100 km del Sahara e numerose ultra trail: quelle di Boa Vista e di Zanzibar, l’Atlantide in Sardegna, nonché duecentocinquanta chilometri a tappe nel deserto Iraniano in completa autosufficienza, con temperature che hanno sfiorato i sessantun gradi. Ho corso otto edizioni del Magraid, una cento chilometri nella steppa pordenonese e nel frattempo una miriade di corse varie, da ultima la flaminia militare”.

Nel corso dei numerosi eventi sportivi che hanno visto Tullio come protagonista, e che si sono svolti in diversi paesi del mondo, l’unico partecipante non vedente era lui. “L’aspetto che mi ha sempre colpito è che nelle gare non ho mai incontrato nessun altro non vedente ma mi rifiuto di pensare di essere l’unico a poterlo fare”.

Anche per questa ragione Tullio sarà alla StraBologna 2018: “Bisogna provare, mettersi in gioco e dimostrare, non agli altri, ma a sé stessi che se si ha coraggio si può fare qualcosa di diverso”.