Anche il settimo impegno termina con i guerrieri sugli scudi di un incontro che li proietta all’ultima di regular season (sabato prossimo a Bologna contro i Braves) già con il lasciapassare della testa del girone.Il caldissimo pomeriggio romagnolo, ha visto i bianco/blu partire un po’ affaticati, ma ben presto, sospinti da un Gabriele Sassoli stile NCAA (4 td per il runningback guerriero) il coaching staff ha messo a punto la macchina e il risultato si è sbloccato presto.
Già 35 a 0 alla fine del secondo quarto grazie anche all’aiuto del rientrante Saulo Capece autore di un intercetto concluso in end zone avversaria.

La seconda parte è volata in merci rule con appena il tempo per Mattia Capogrosso di ricevere un lancio in end zone avversaria dal secondo qb, Niccolò Foresti.
Con un attacco che per la terza volta di fila segna oltre 40 punti, ed una difesa che non concede nulla, è evidente che le soddisfazioni non manchino per gli allenatori, ma i Chiefs hanno dato buona prova di una coralità che li conferma la terza forza del girone.

Un buon pubblico sugli spalti a Marina di Ravenna, molti anche venuti da Bologna per assistere all’incontro. 
I ragazzi di Coach Solmi, malgrado qualche assenza, hanno svolto un ottimo lavoro facendo esattamente quello che gli allenatori avevano trasmesso loro in allenamento. Era fondamentale continuare a crescere di intensità, fatto, non concedere spazi di gioco agli avversari, fatto, e segnare il prima possibile per cercare di far entrare il maggior numero di giovanissimi, fatto.
L’entusiasmo tra i giocatori traspare a vista, da come l’alchimia voluta dagli allenatori abbia dato frutti magari anche oltre le attese. Da qualche giornata, la squadra che entra in campo sono “I Warriors” e non un gruppo di buone individualità.

E tutto questo si è ulteriormente manifestato al rientro a Bologna del bus; quando all’Alfheim Field genitori e dirigenti avevano già iniziato ad organizzare un mega barbecue con salciccia e capocollo mentre le mamme si sono scatenate con dolci e leccornie varie; la musica ha fatto tutto il resto.

Un fine serata all’emblema dello stile guerriero, nel quale, si gioca sempre, si vince abbastanza, ma in ogni modo ci si diverte ed ogni occasione è buona per prendersi intelligentemente in giro. 
Poi, da una borsa di Giorgio Longhi sono venuti fuori filmati di oltre 30 anni fa dei Warriors. In questo modo anche i giovani del Team hanno avuto la conferma che, tante lune fa, anche gli attuali dirigenti e allenatori avevano più capelli e, magari, meno pancia, ma lo stesso spirito goliardico.