Ve.Ma.C. Vignola – CSI CLAI IMOLA 2-3
Ve.Ma.C. Vignola: Ferrari 15, Giardi 4, Cavani n.e., Morselli 19, Pallotti, Giva 22, Manni, Bucciarelli (L), Donnini 7, Capitani, Maietta n.e., Pelloni 8. All.: Magnani.

Csi Clai Imola: Rapisarda, Devetag 14, Bombardi 1, Cavalli 1, Ferracci 16, Folli n.e., Ricci Maccarini n.e., Melandri 9, Tamburini 2, Collet 20, Tesanovic 13, Magaraggia (L). All.: Turrini.

Parziali: 25-23, 23-25, 21-25, 25-15, 13-15.

Arbitri: Antonioli e Risi di Forlì.

Note. Errori in battuta: Vignola 11, Imola 15.

Aces: Vignola 8, Imola 9.

Muri: Vignola 6, Imola 6.

Errori totali: Vignola 13, Imola 12.

Questa Clai ha sette vite. Cade, si rialza, cade una seconda volta, si rimette in piedi e coglie un successo straordinario, incredibile. Al termine di una battaglia durata oltre due ore e 30 minuti, Imola vince 3-2 a Vignola, conquista la terza vittoria in altrettante partite e sale a quota otto punti in classifica, ad uno solo dalla capolista Cervia. «Vignola ci ha fatto morire, ha difeso in maniera impressionante – le parole di un esausto ma entusiasta Manuel Turrini -. Le ragazze, però, sono state bravissime. È una vittoria che ci farà bene sotto tutti i punti di vista».

Dopo il primo set, perso 25-23, «non ci siamo disuniti – prosegue il tecnico biancoblù -. Non era facile, eravamo in trasferta, su un campo difficile. Abbiamo conquistato il secondo e il terzo set meritatamente». Poi, un passaggio a vuoto nel quarto, «perso male», 25-15, che avrebbe potuto compromettere la serata. Ma, nel momento più difficile, il grande cuore Clai è tornato a battere. Una volta di più. «Un tiebreak al cardiopalma, una vera sofferenza. Abbiamo portato a casa una partita incredibile, sono davvero contentissimo. Tutte, ma proprio tutte hanno disputato un grande match. Citazione d’obbligo per Ferracci, semplicemente straordinaria, e per Collet. Ma anche per Bombardi, che è entrata a partita in corso, e per Matilde (Melandri, ndr) che se l’è cavata bene nonostante la giovanissima età. Godiamoci questa grande, grandissima vittoria».