Niente medaglia, ma importanti punti messi in cassaforte per la Nazionale di sciabola maschile nella corsa ai Giochi di Tokyo 2020.

A Varsavia, teatro della terz’ultima prova di Coppa del Mondo di sciabola, il team azzurro del virtussino Luigi Samele ha chiuso al 4° posto la gara a squadre, mancando l’appuntamento col podio e rimandando così alle prossime tappe la qualificazione artimetica alle prossime Olimpiadi.

Un piazzamento dolceamaro per l’Italia, che ha lasciato alla Germania la medaglia di bronzo perdendo la finalina per 45-38 dopo essere stata precedentemente sconfitta in semifinale dalla Francia (45-41), poi vincitrice della prova.

Il virtussino Samele è stato protagonista positivo dei primi assalti di giornata, risolti facilmente contro il Canada (45-21) e la Russia (45-28) ma un precedente infortunio al collo subito nella gara individuale lo ha costretto a dare forfait in semifinale, e la sua assenza nei frangenti più concitati dell’assalto si è fatta sentire.
A proposito di gara individuale, Gigi Samele ha confermato di essere tra i top player del mondo, anche se questa volta si è fermato ad un passo dalle medaglie, sconfitto nei quarti di finale dal sempre ostico statunitense Dershwitz. Un assalto tra atleti mancini il cui equilibrio si è spezzato solo nelle battute finali, quando l’americano ha allungato di un paio di stoccate per poi chiudere 15-12.

Samele aveva in precedenza regolato senza eccessive difficoltà il russo Motorin (15-11), il tedesco Szabo (15-10) e, negli ottavi di finale, l’egiziano Elsissy (15-9).

Ottima prestazione anche per l’altro virtussino in gara Matteo Neri che a Varsavia ha centrato la sua migliore prestazione in Coppa. Il talento bianconero è arrivato a giocarsi le sue chances fino agli ottavi di finale quando ha dovuto cedere solo di misura 15-13 al georgiano Bazadze, uno dei migliori del mondo.

Approdato al tabellone principale dopo le ottime qualificazioni del venerdì (vittorie sul canadese Polossifakis e il cinese Xu), Neri ha subito stupito al 1° turno battendo di misura 15-14 il quotato russo Reshetnikov già campione del mondo nel 2013 e campione europeo in carica. 

Una grande vittoria a cui è seguita quella contro il francese Dubarry nei sedicesimi di finale (15-10), prima di sfiorare un secondo clamoroso exploit contro Bazadze che però ha fatto valere un po’ di esperienza in più per frenare le ambizioni dell’atleta bolognese.

(Foto fornita dalla società)