Marco Orsi è risorto dalle ceneri in cui era sprofondato nella passata stagione e si è preso un titolo europeo in vasca corta sui 100 metri misti che nessun azzurro era mai riuscito nella storia a conquistare. Questa è la punta dell’iceberg ma dietro al lavoro di Marco Orsi ed il suo tecnico Roberto Odaldi c’è molto di più. Una successione di elementi di crescita che hanno portato la punta di diamante del Circolo Nuoto UISP ha tornare competitivo anche sulle distanze da sempre gradite come i 50 stile libero, anche se in questo caso il percorso è ancora lungo e ha orizzonti temporali più ampi. Il lavoro sviluppato in questi mesi, a partire dalla rinuncia a partecipare ai Campionati Mondiali della passata estate, ha visto il bomber di Budrio lavorare sodo e senza sosta, consapevole che finalmente la pressione, che lo aveva messo in crisi l’anno olimpico, era calata e lui poteva rifondare, dalle basi, tutta la programmazione fisica. Cos’ è stato e i risultati si sono visti già a partire dalla prima discesa in acqua e dall’argento nella 4 x 50 stile libero maschile, anche se quel principio di labirintite apparso all’arrivo a Copenaghen non aveva certo contribuito a farlo stare sereno. Il bronzo nella 4 x 50 stile libero mix ha comunque visto Orsi in buona condizione ma sia le qualifiche che le semifinali dei 100 misti continuavano a snocciolare record italiani e la fiducia era in crescita. La finale, accompagnata poi dall’8^ piazza del compagno di club Simone Geni per un evento storico per il tecnico Andrea Scalambra e per il club del Presidente Riccucci, ha visto il bomber tenere nelle prime due frazioni a delfino e dorso, per poi non perdere terreno nella frazione a rana e staccare, con un capolavoro, il campione russo uscente Fesikov, toccando al primo posto con uno splendido nuovo record italiano in 51″76. Adesso sia Orsi che Geni sono chiamati agli straordinari per le qualifiche della Coppa Brema in programma a Riccione  sabato 23 dicembre prossimo.