Ma Group imbattuta nella tana della Luparense (4-4). Scricchiola l’invulnerabilità stagionale del palasport di San Martino di Lupari dinanzi ad Imola che mette alle corde il club più titolato d’Italia e centra l’aritmetica qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia di serie A. Un traguardo storico raggiunto al primo tentativo per il sodalizio del Presidente Brunori in lizza anche per un posizionamento di prestigio nell’imminente volata Winter Cup. Lo starting 5 di Pedrini vede Juninho in porta, Vignoli in cabina di regia ed il terzetto avanzato Borges, Revert Cortés, Castagna. Marin perde per squalifica il bomber Mancuso e disegna uno schieramento d’avvio composto da: Miarelli, Taborda, Ramon, Honorio, Bertoni. Padroni di casa subito in avanti con la traversa colpita da Ramon ed i fendenti da lontano scagliati dall’argentino Taborda e dall’ex stella della Nazionale italiana Bertoni. Il vantaggio della Luparense al terzo minuto porta proprio la firma dell’iridato sudamericano che dalla corsia mancina, con una splendida azione personale, indovina il diagonale vincente (1-0). Gli ospiti, in maglia rossoblù, non si scompongono: capitan Vignoli e Revert Cortés stimolano la reattività dell’attento Miarelli. Il pari arriva due giri di lancette più tardi con la prima gioia “made in Romagna” di Deilton che perfora da sinistra la retroguardia padovana sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Revert Cortés (1-1). Salgono in cattedra i rispettivi estremi difensori: Miarelli devia il missile di Jelavic da fuori area, il solito “San Juninho” ferma sistematicamente il quartetto Ramon, Honorio, Guedes e Coco Wellington. Fabinho e Deilton incontenibili, il numero 2 ospite sigla il bis personale mettendo la freccia con un rasoterra nell’angolino che gela i lupi (1-2). Da applausi il carattere della squadra di Mister Pedrini che eclissa l’opaca prestazione di Dosson con un generoso muro difensivo, entrambe le formazioni a quota 5 falli sul tabellone. Il sogno della Ma Group di un riposo col punteggio a favore svanisce a tre secondi dalla sirena quando un dubbio fallo di Fabinho manda al tiro libero Bordignon; glaciale l’ex Montesilvano che spedisce la sfera sotto alle gambe di Juninho (2-2). Al cambio di campo la Luparense alza sensibilmente il ritmo di gioco e Matias Lara, dopo una rimessa laterale al minuto numero sette, si ritrova il pallone buono tra i piedi da posizione ravvicinata all’interno dell’area (3-2). La Ma Group non stacca mai la spina ed il piglio è quello dei giorni migliori: al decimo un miracolo di Juninho nell’uno contro uno con Bertoni innesca la ripartenza di Fabinho sulla fascia che serve l’assist telecomandato per Castagna letale sul secondo palo (3-3). Duplice intervento decisivo di Miarelli su Fabinho a caccia dell’ottavo sigillo, David Marin assegna la casacca da portiere di movimento a Bertoni. Cuore in gola sugli spalti a quattordici secondi dal gong: la Luparense sbilanciata in attacco perde la sfera, rapido capovolgimento di fronte con tiro in fondo al sacco dell’ottimo Revert Cortés (3-4). La qualità veneta non necessiterebbe di elementi rafforzativi nella trama dell’ultima azione di gioco di un match macchiato dalle discutibili fischiate arbitrali. Episodio da moviola a tre secondi dallo scadere con il presunto contatto in area Deilton-Ramon. Cartellino giallo al brasiliano vestito di rossoblù (diffidato salterà il prossimo turno, ndr), allontanato dal campo per proteste Pedrini e pallone sul dischetto per il pareggio beffa di Bertoni (4-4).

Luparense: Miarelli, Taborda, Ramon, Honorio, Bertoni, Bordignon, Caverzan, Guedes, Lara, Coco, Khouch, Morassi. Allenatore: Marin

Ma Group: Battaglia, Deilton, Frassineti, Sponghi, Napoletano, Jelavic, Revert Cortés, Borges, Castagna, Vignoli, Fabinho, Juninho. Allenatore: Pedrini

Arbitri: Adilardi (Collegno) – Vannucchi (Prato)

Cronometrista: Scarpelli (Padova)

Marcatori: 3’45”pt Taborda (L), 5’42”pt Deilton (Ma), 7’09”pt Deilton (Ma), 19’57”pt Bordignon (L, tiro libero), fine primo tempo 2-2; 7’15”st Lara (L), 10’52”st Castagna (Ma), 19’46”st Revert Cortés (Ma), 19’57”st Bertoni (L), fine partita 4-4.

Ammoniti: Castagna (Ma), Jelavic (Ma), Bertoni (L), Deilton (Ma)

Espulsi:

 

Alla conclusione del match sul campo della Luparense, terminato con un pareggio utile all’aritmetico accesso alla Final Eight di Coppa Italia di serie A, il Presidente dell’A.S.D. Imola Calcio a 5 Matteo Brunori commenta: “La soddisfazione per quello che rappresenta uno storico traguardo per la nostra società e per l’intero palcoscenico sportivo della città di Imola è in completa antitesi con l’amara presa di coscienza della scarsa considerazione della quale gode il nostro sodalizio ogni qualvolta si trova opposto alle blasonate realtà della categoria. Una sorta di tacita sudditanza coinvolgente anche la classe arbitrale che oggi, e non è la prima volta, ci nega due sacrosanti punti in classifica in più; elemento che riduce al minimo la possibilità di ricevere un futuro mandato operativo per la predisposizione dell’organizzazione dei gironi di qualificazione alla Winter Cup e che priva quindi i nostri tifosi di una ipotetica visuale completa e privilegiata sullo spettacolo assoluto del calcio a 5 italiano. Abbiamo impostato l’intera programmazione societaria, in questa avventura da massima serie, sullo sviluppo del futsal nel nostro territorio e non accettiamo silenziosamente alcun limite non derivante dall’onesto verdetto del terreno di gioco. Siamo una società con pochi e piccoli mezzi che attraversa l’Italia orgogliosa del proprio credo sportivo; una genuinità etica che anteponiamo a qualsiasi ragionamento numerico, meritiamo rispetto come uomini, come giocatori e come appassionati di questa disciplina della quale onoriamo tutte le regole. Nell’incontro odierno abbiamo costruito con sacrificio un doppio vantaggio ritrovandoci riacciuffati, a tre secondi dalla sirena del primo e secondo tempo, da calci piazzati quantomeno dubbi (tiro libero del 2-2, rigore del 4-4) comminati con chirurgica disinvoltura. Ricordo alle autorità preposte al controllo dell’operato della direzione gara che la mia squadra vanta il non invidiabile record in serie A di ben 14 tempi (sui 20 disputati, 10 partite) con gli avversari incollati (per un elevato minutaggio) a quota 5 falli sul tabellone senza ottenere mai, a nostro favore, la concessione di alcun tiro libero…nemmeno nell’analisi degli episodi più dubbi”.