NPC VIRTUS SPES VIS​​ 63POL. ARENA MONTECCHIO​ 52

Virtus: Dalpozzo 6, Dal Fiume 5, Minghè n.e., Zambrini 13, Sabattani 2, Creti n.e., Corcelli 16, Vignali 15, Sangiorgi 4, Delvecchio 2. All.: Marchi.

Montecchio: Grisendi 2, Lombardi, Conte 4, Riccò 4, Corrias n.e., Di Noia 13, Basso 6, Maggi 6, Fava n.e., Borghi, Brogio 4, Negri 14. All.: Cavalieri.

Parziali: 16-16, 36-31, 47-40.

Arbitri: Albertazzi e Zaniboni.

 Non sarà certo ricordata come la partita dell’anno, ma quello che contava, questa volta, era portare a casa il risultato. E la Virtus l’ha fatto, regolando il Montecchio al termine di 40 minuti onestamente non memorabili. Il successo maturato contro gli emiliani non regala la matematica qualificazione ai playoff ma, a tre partite dalla fine della regular season, più due di fase ad orologio, garantisce ai gialloneri otto punti di vantaggio sulla nona, appunto Montecchio, oltre allo scontro diretto a favore. Facendo un rapido calcolo, quindi, a Corcelli e compagni basterà vincere una delle prossime cinque partite per assicurarsi i playoff.

In una gara che sembra una sfida di tiri da tre (16 provati dalla Virtus, sette realizzati, e 21 da Montecchio in due quarti), sono gli uomini di Marchi, dopo un primo quarto completamente in equilibrio, a trovare lo spunto migliore a pochi minuti dall’intervallo. Paradossalmente è il doppio tecnico fischiato alla panchina giallonera e a Zambrini a dare la scossa ad una sfida fino a quel momento soporifera. Da quell’istante i gialloneri accendono l’interruttore del gioco e girano l’inerzia della partita dalla loro parte. Se all’intervallo, infatti, sono 5 i punti di vantaggio – con Corcelli e Zambrini top scorer a quota 11 ciascuno – a tre minuti dalla terza sirena sono raddoppiati. Se poi la percentuale dalla lunetta fosse un pochino più alta del 50%, allora probabilmente la contesa sarebbe già ampiamente chiusa. E invece Montecchio non molla, approfittando di ogni errore della Virtus per restare aggrappata al match. Per contro Imola non riesce a mettere a segno il colpo del ko, pur tenendo tutto sommato agilmente in mano le redini del gioco.

Solo nell’ultimo quarto, dopo l’ennesima strigliata di Marchi che vuole chiudere la pratica, Corcelli e compagni serrano le fila in difesa, alzano (ma non troppo) le percentuali realizzative in attacco e fanno scorrere i titoli di coda su una sfida vitale per il campionato della Virtus.