Alfin si torna al Paladozza, dopo tre mesi e mezzo, dopo aver vissuto un’estate di entusiasmo e successiva corsa agli abbonamenti, e ricordando – lo fanno da Verona, quindi normale che lo si faccia pure qua, scongiuri compresi – che inizia una stagione casalinga dopo aver fatto quasi filotto nei 18 mesi precedenti, dato che dall’arrivo di Boniciolli solo Trieste (tu quoque, direbbe il coach) è riuscita a far saltare Azzarita. Comunque sia, l’aver vinto già alla prima trasferta potrebbe rendere meno opprimente la necessità di fare sempre gol in casa. Necessità che l’anno scorso, con le continue sberle prese prendendo l’autostrada, era ben più vivida.

Ci si arriva contando sempre e comunque le ossa e i muscoli che potranno essere abili e arruolati, per cui le condizioni dei degenti Mancinelli, Gandini e Italiano che paiono migliorate (potrebbe esserci anche il lungo di Serra San Bruno), quelle di Ruzzier no, nella speranza che non arrivino altri crac dell’ultimora e che Boniciolli non debba avere ulteriori problemi di cistifellea e bile. E dopo una settimana dove, al di là di altre cose, si è parlato solo dei pois sulla maglietta. La tifoseria dice no, la società dice che va bene così, alla fine ha anche ragione chi fa notare che, qualche anno fa, ci si sarebbe baciati i gomiti nel dover discutere di pallini su una canotta, o no?

Verona, quindi. Realtà che da un po’ di anni affronta la seconda serie con discrete velleità di promozione, e che ogni volta ne esce scornata e delusa. Questa stagione viene affrontata con maggiore attenzione ai giovani e meno frenesia, ed è stata costruita con svariate modifiche, mettendo in panchina il bestemmiatore Frates (ricorderete la surreale causa tra lui e il Galactico Martinelli, dieci anni fa) e girando un po’ il roster. Facendo subito splash all’esordio, con sconfitta casalinga contro Roseto 87-75. Trazione americana, con tra le guardie Michael Frazier e Dawan Robinson, e l’oriundo Dane Diliegro in area, Verona ha da poco firmato David Brkic (NE all’esordio) e tra le proprie fila ha anche l’ex Virtus Portannese e l’ex Fortitudo Rovatti, oltre all’eterno Boscagin e al giovane veronese Totè, protagonista suo malgrado di un timeout boniciolliano della passata stagione.
Si gioca domenica, ore 18, Paladozza.

(bolognabasket)