Al via questa mattina, ospitati per la prima volta a Bologna, i campionati italiani assoluti invernali di nuoto paralimpico. Una competizione che oggi e domani porta a sfidarsi nelle vasche della piscina olimpionica Carmen Longo di via dello Sport, 175 atleti provenienti da 15 regioni in rappresentanza di 56 società sportive. Tra loro, molti degli azzurri protagonisti agli ultimi Europei di Dublino, con 74 medaglie portate a casa dall’Italia, di cui 28 ori con 6 record del mondo. Nutrito il drappello degli emiliano-romagnoli, che conta 13 nuotatori e 4 società: 4 da Bologna tesserati per il Dopolavoro ferroviario, 3 da Modena (Sea Sub Modena), 5 da Mirandola (Atlantide nuoto) e uno da Parma (Ego nuoto).

A dare il benvenuto agli atleti anche Stefano Bonaccini, presidente della Regione, che assieme al Comune patrocina la manifestazione, promossa e organizzata da Federazione italiana nuoto paralimpico, Delegazione regionale Finp Emilia-Romagna, Comitato italiano paralimpico e società Dopolavoro ferroviario – Gruppo disabili Bologna.
“Un grande in bocca al lupo a questi straordinari atleti, che dimostrano come, per arrivare ad alti livelli nello sport, occorra sì talento, ma anche determinazione, passione, dedizione e sacrificio- afferma Bonaccini-. Siamo contentissimi, e anche orgogliosi, di poter ospitare in Emilia-Romagna, per la prima volta a Bologna, una competizione che richiama i migliori nuotatori paralimpici del nostro Paese. E non lo dico per dovere di ospitalità, ma perché come Regione abbiamo fortemente voluto che il primo Centro nazionale paralimpico del Nord Italia sorgesse qui, nella nostra terra, a Villanova sull’Arda, nel piacentino. È di qualche giorno fa, infatti- ricordato il presidente della Giunta regionale- la firma del Protocollo d’intesa con le altre istituzioni locali e il Comitato italiano paralimpico, che permetterà di trasformare in realtà questo ambizioso progetto. Parliamo di un Centro avveniristico, che sorgerà di qui a pochi anni, con un palazzetto e palestre multisport, un campo da tennis e da calcetto, una pista d’atletica, una piscina semi-olimpionica coperta, oltre ad un’area dedicata alle attività riabilitative e sanitarie e a una struttura di soggiorno a disposizione di atleti e istruttori. Perché tutti gli atleti devono avere spazi e impianti adeguati dove potersi allenare. Ed è bello- conclude Bonaccini– che per organizzare questa competizione si siano mobilitati, assieme al mondo sportivo, tanti giovani volontari, da sempre un punto di forza dell’Emilia-Romagna”. 

Circa settanta studenti del liceo Sabin di Bologna, infatti, sono impegnati come volontari nella due giorni di competizione, che ha richiesto una complessa organizzazione sostenuta anche dal Comune: dall’ospitalità alberghiera – curata da Bologna Welcome – di cui è stata testata per ogni struttura l’accessibilità, alle navette a disposizione degli atleti. Tre le sessioni di gara in programma: la prima iniziata alle 10, quella pomeridiana che prenderà il via alle 17 e la conclusiva domani mattina, sempre dalle ore 10.