In riferimento al comunicato emesso in data di oggi da GIBA, Lega Nazionale Pallacanestro si trova nell’obbligo di rendere note alcune precisazioni, con l’obiettivo di fare chiarezza sullo stato delle cose.

– LNP, a differenza di quanto è con USAP ed Associazione Procuratori, non ha alcuna convenzione in vigore con GIBA;

– Per dichiarazione del suo stesso presidente, Alessandro Marzoli, risultano essere in minima parte i giocatori di Serie A2 e Serie B iscritti a GIBA;

– Nella forte complessità della situazione che si è venuta a creare LNP ha ritenuto corretto dialogare anche con GIBA, pur non avendo alcun obbligo a riguardo, ma riconoscendone il ruolo istituzionale;

– LNP ricorda come, in assenza di un contratto collettivo, il rapporto esistente tra Club ed Atleti/Procuratori va configurato come esclusivamente di natura privatistica tra le parti. Nessun contratto relativo a tesserati per i campionati di Serie A2 e Serie B viene depositato in LNP.

Ascoltate le Associate, e ricevuto mandato dal Consiglio Direttivo, LNP ha ritenuto opportuno aprire anche a GIBA il tavolo di lavoro.
Nel corso della videoconferenza avuta lo scorso 20 marzo, si sono valutati i possibili scenari derivanti da 1) ripresa dei campionati, nel caso di termine della sospensione in atto e 2) eventualità di mancata ripresa della stagione e conseguenti ricadute sui rapporti in essere. Per questo si fa fatica a comprendere come si possa negare di aver affrontato l’argomento. Nel caso in cui, preso atto della assoluta straordinarietà della situazione, si dovesse arrivare ad un accordo globale che tuteli il più possibile le parti, ad iniziare dai Club che danno lavoro agli Atleti, LNP si augura una piena collaborazione. Anche nella più complessa delle ipotesi sul tavolo. Nel caso in cui la GIBA volesse, in piena autonomia, applicare altre strategie, l’evoluzione dei rapporti dei suoi associati sarà frutto degli accordi privati con i Club di appartenenza e relativi studi legali.

IL COMUNICATO DI GIBA

Non esiste in alcun modo il tema della “decadenza” dei contratti, anche in caso di eventuale conclusione immediata della stagione. Compostezza giuridica richiede che un tema così delicato non venga trattato con semplificazioni che potrebbero ingenerare confusione.

Nel confronto franco e aperto iniziato dall’Associazione Giocatori con LNP, non è mai stato affrontato il tema contrattuale in caso di eventuale mancata ripresa dei campionati. Abbiamo evidenziato come per noi la priorità assoluta, in questo momento in cui l’attività è solamente sospesa e anche in caso di nuovo inizio, è quella della tutela della salute degli atleti, staff tecnici e societari.In relazione alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente LNP Basciano su “Tuttosport” di oggi, ci teniamo a precisare quanto segue.

Riteniamo, e lo abbiamo ribadito a LNP, che non possono essere gli atleti e le loro famiglie, ovvero i lavoratori, parte più debole della catena, che prende compensi minimi e vive di quei compensi, a dover pagare il prezzo più alto, soprattutto in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo.

Per questa ragione, oltre a rigettare in pieno la tesi della “decadenza”, ribadiamo che siamo in contatto con tutti i nostri associati e che a ciascuno di loro viene e verrà sempre garantita continua e completa assistenza legale da qui ai prossimi mesi.

Nella contingenza di questa gravi crisi, la filosofia operativa di LNP è utilizzare il buon senso rispetto alla polemica. Si sta giocando una partita che va ben oltre 1-2 mensilità, ma riguarda la stabilità dell’intero sistema. Equivale a dire fare un passo indietro oggi, per tornare a farne due avanti domani. E ci auguriamo che il messaggio sia chiaro per tutti.