Durante una pausa delle attività agonistiche é più facile fare alcune riflessioni sull’andamento delle squadre.
Il settore giovanile guerriero, da sempre uno dei maggiori impegni per i dirigenti bianco/blu, ha in campo attualmente entrambe le formazioni, l’under 19 e l’under 16.

L’under 19 con 2 vittorie su due incontri, conduce il proprio girone con 98 punti fatti ed 8 subiti. Certamente numeri importanti che la collacano tra le più papabili al raggiungimento dei livelli alti dei playoff, quelle semifinali che sanciscono le prime quattro società italiane. Una difesa di grande valore a marchio Coach Longhi e Coach Solmi, come nella più tradizionale storia dei Warriors, alla quale si contrappone un attacco, a firma Coach Vanni, che fin da subito ha trovato un proprio equilibro tra il running ed il passing game. Merito del gruppo e del q.b quel Brian Labarile che ha maturato la giusta esperienza e leadership tra i compagni di gioco. La linea di attacco, da sempre inferiore fisicamente agli avversari ma tecnicamente più preparata e veloce, è stata rinforzata dalla preziosa presenza di alcuni atleti dei Doves molto utili ad aprire i buchi necessari per i portatori di palla.

Ma gli allenatori hanno buttato acqua sul fuoco dell’eccessivo entusiasmo dei giovani atleti. Vincere è bello ed è lo scopo del confronto, ma non è un’abitudine o una attidudine mentale. E’ il risultato tra l’intensità dell’allenamento e la concentrazione sulle cose da svolgere. Quindi attenzione: vince chi è più forte, e chi è più forte è anche il più preparato, non il più fortunato.

L’under 16 è un capitolo diverso. Si sapeva che i giovanissimi di Coach Sacco fossero all’inizio di un percorso; infatti i migliori atleti della scorsa stagione sono passati alla categoria superiore per limiti fi età. L’annata del 2000 è stata foriera di ragazzi di talento e grazie anche a loro il risultato finale del Campionato passato ha visto i Warriors centrare l’obiettivo delle semifinali anche in questa categoria. Quest’anno il lavoro si è concentrato sulla creazione di un team molto differente, privo di tanti giocatori di esperienza. Tra i giovanissimi più “vecchi” ce ne sono alcuni già presenti lo scorso anno, ma molti si sono affacciati al football passando dalla flag. Due sconfitte interne nelle prime due uscite, contro Firenze addirittura all’over time, e contro Roma dopo una metà gara giocata in sostanziale equilibrio. I segnali di qualità ci sono eccome, ma solo 24 punti realizzati contro i 48 incassati, soprattutto nella seconda metà di gara, dimostrano che è la concentrazione che tende a scemare nel tempo, non la incapacità del gruppo che continua, anche grazie ad uno stupendo supporto dei genitori che hanno creato una community fantastica, a giocare e divertirsi, elemento fondamentale per questa categoria.

Per entrambe le formazioni il prossimo impegno sarà domenica 29 ottobre a Ferrara. Le Aquile rappresentano una grandissima tradizione per l’under 16 e un po’ meno per la 19. Ma ogni game è una storia a se e sarà lotta agonistica senza esclusione di colpi da ambo le parti