Così come la scorsa stagione, i guerrieri approdano ai quarti di finale senza alcuna sconfitta nella prima parte del campionato.

E sempre come nel 2017 le motivazioni di entrare tra le prime quattro del ranking nazionale sono tante.

Ma come si sa, in partite secche prive di prova di appello, tutto può accadere; per questo il coaching staff dei Blue ha lavorato più del solito per fornire ai ragazzi ogni strumento ed ogni informazione necessaria a superare l’ostacolo.

Sabato sera sarà una gara dura. I Vipers arriveranno a Bologna con pochi chilometri di trasferta ed una grande voglia di continuare nella loro stagione vincente.

Le formazioni e gli allenatori si conoscono bene pertanto è prevedibile che qualcosa di diverso dal solito possa accadere in campo.

Ogni reparto dei bolognesi ha lavorato su qualsiasi possibile situazione avversaria, compresa l’analisi delle possibilità di introduzione di cambiamenti tattici da parte degli avversari.

Sarà uno spettacolo di sicuro perchè le semifinali italiane, oltre come sempre a rappresentare il primo vero obiettivo dei team leaders del campionato, sono anche la cartina tornasole per verificare se le scelte fatte all’inizio del torneo sono state davvero quelle giuste.

Si respira ancora una certa tranquillità tra i giocatori che stanno continuando ad allenarsi con intensità e voglia di miglioramento, coadiuvati anche dal rientro dei giovani che hanno disputato il campionato in terza divisione con i Doves e di quello dei giovanissimi che si sono così ben distinti nel torneo di flag under 17.

Molti in campo per consentire agli allenatori di lavorare su diversi fronti contemporaneamente accelerando le ripetizioni che, a questo punto del campionato, hanno già acquisito automatismi degni di una formazione di college USA. Gli assistenti allenatori Meletti, Trepiccione e Petix non fanno altro che dettare i ritmi e velocizzare ogni impostazione di gioco, mentre i coordinatori di attacco e difesa (Vecchi e Solmi) supervisionano ed intervengono per ogni cambiamento necessario. Poi, sopra a tutti, il capo allenatore Giorgio Longhi che spazia sull’intero terreno di gioco con la sua nota filosofia: prima ti dico cosa devi fare, poi se sbagli ti urlo dietro ed anche davanti, se possibile. Ma i risultati di questa continua modulazione delle tecniche di apprendimento, ha creato una difesa considerata tra le migliori del panorama nazionale ed un attacco che ha raggiunto performance notevoli. Grande spazio, anche se per gli allenatori è sempre insufficiente, è stato dato agli special team che, ricordiamolo sempre, determinano con le loro prestazioni il punto di partenza dei drive offensivi, sia quello proprio che quello dell’avversario.

E tutto è costruito per essere efficace sabato sera contro le vipere giallo/blu che non saranno affatto convinte di non giocarsi ogni possibilità di portare a casa il risultato.

La squadra entrerà in campo alle 20:55, cinque minuti prima delle 21 con una insolita coreografia, interamente dedicata alla scomparsa di un grande amico che ha afflitto l’intero mondo del football italiano. Jodan Scott, come oramai più volte comunicato, ha perso la vita in un tragico incidente nelle acque della Thailandia. I suoi compagni di ieri, quelli di oggi, il pubblico e tutti coloro che dal 2011 al 2013 lo hanno visto sfrecciare all’Alfheim Field, leader del rushing game guerriero, devono esserci qualche minuto prima dell’inizio per onorare questo immenso personaggio che ha sempre portato con grandissimo orgoglio il logo del guerriero dal caso alato nelle sue varie esperienze, sportive e non.

Aspettiamo veramente tutti, per i Warriors, per Jordan Scott e per continuare tutti insieme nel grande piccolo sogno di questa stagione.