Sabato sera, davanti ad un Alfheim Field pieno di gente che ha rinnovato l’amore di Bologna per i propri guerrieri, i Carpanelli Warriors sono usciti sconfitti dai Ducks Roma con il punteggio di 40 a 20.

E dire che fino a metà gara lo score segnava 14 pari; un primo quarto di chiara marca bolognese (14 a 0) con due td pass di Willo Scaglia su Young Parlangeli ed Andrea Sangiorgi, trasformati entrambi dai precisi calci di Matteo Zanetti ed un secondo quarto nel quale Roma prende le misure e pareggia i conti.

Nella seconda parte della partita, i Ducks crescono ancora e, complice anche un infortunio al defensivebacks statunitense Donta Heard che esce a metà del terzo quarto, Roma segna con il proprio attacco e con la difesa su un errore dell’attacco dei Blue.

Paolo Sargeni, l’oriundo francese con passaporto italiano, prova dare la carica ai suoi compagni, ma di fronte c’è un team che, ricordiamolo, è una delle semifinaliste dello scorso anno, potenziata questa stagione da un QB di eccelsa qualità, in grado di colpire personalmente con le corse o con i propri lanci lunghi e precisi per una batteria di ottimi ricevitori, Chapeau !!

Nella seconda parte c’è spazio anche per un td di Ervis Cira che ha retto ottimamente l’urto di una linea difensiva capitolina di peso e velocità allo stesso tempo.

La presenza di un grande pubblico sugli spalti, gremiti anche di fronte alle zone di ristoro, ha trasformato, come spesso avviene quando giocano i guerrieri, la serata in una festa dello sport anche in presenza di un risultato negativo dei propri ragazzi, ai quali va dato comunque il merito di aver continuato a spingere fino al termine con le armi in proprio possesso.

Il rientro tra le grandi del football sconta un dazio da pagare che gli allenatori avevano certamente previsto e per il quale, nel dopo partita, sottolineando le criticità emerse, hanno presentato il programma dei lavori da fare nella settimana entrante che culminerà sabato 16 marzo alle ore 21 sempre a Bologna contro i Campioni d’Italia, i Seamen Milano che hanno impartito un netto 37 a 0 ai Lions Bergamo.

Sarà un’altra prova fisica e tecnica, ma soprattutto di orgoglio di fronte a coloro che, da anni, rappresentano il top del movimento sportivo nazionale.

Ma tornando alla partita, l’Head Coach Giorgio Longhi sottolinea che non si cercano scuse per l’assenza o l’infortunio di qualche pedina fondamentale, quanto piuttosto bisogna analizzare cosa non ha funzionato come avrebbe dovuto ed intervenire subito per porre un rimedio.

La partecipazione del “Popolo dei Blue” rappresenta, così come l’orgoglio personale, un motivo in più di confrontarsi sabato sera con i numeri uno,dimostrando di essere una società che rappresenta alla grande il livello di gioco al quale è stata chiamata a partecipare, e che magari, con qualche pizzico di fortuna in più e qualche svista in meno, anche ciò che potrebbe apparire impossibile, potrebbe diventare realizzabile.

Sarà certamente una settimana di duro lavoro che tutti i ragazzi hanno comunque già condiviso precedentemente proprio perché sanno bene di poter fare cose egregie con tutti gli avversari, e con gli imported players ancora più performanti, malgrado Sargeni abbia fatto una ottima prestazione ed Heard, prima di uscire, abbia interpretato il suo ruolo come indicato dal Coaching Staff.

E il fortissimo runninback James Flanders ? Ah dimenticavamo di dire che non ha messo piede in campo per il risentimento di uno stiramento muscolare per il quale i sanitari hanno condiviso con il Coaching Staff di non rischiare l’aggravarsi di una situazione ancora non perfettamente risolta.

Bhè, non si può mai dare nulla per scontato, ma quando James sarà del Team ………