Si è conclusa con una bella e sofferta vittoria per la UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna una serata indimenticabile di baseball e solidarietà che ha visto un Gianni Falchi gremito partecipare, prima alle iniziative benefiche pro Fanep, poi assistere all’ingresso in campo dei giocatori accompagnati dalle giovanili del San Lazzaro 90 Baseball, infine godersi un match molto combattuto vinto dai bolognesi sul Rimini con il risultato di 2 a 1, valevole come gara1 del quarto turno seconda fase regular season IBL 2017. La replica domani sera a Rimini con gara2. E’ stata una partita nella quale i lanciatori stranieri sono stati protagonisti, limitando al massimo il numero delle segnature, una di quelle partite che possono essere risolte da un episodio, come quello accaduto al sesto inning, quando Alex Sambucci è entrato in modo esplosivo su un lancio del rilievo ospite, mandando la palla ben oltre la recinzione del centro sinistra dell’impianto bolognese. E’ stato il punto decisivo, per un match che aveva visto un Owens, in sofferenza nelle prime riprese, uscire anzitempo al quarto inning, in svantaggio nel punteggio e per giunta subendo un’espulsione per proteste, assieme al suo pitching coach Radaelli. Entrato in scena Raul Rivero (2 valide, 3 basi ball e 8 strikeout, alla sua seconda vittoria stagionale), i pirati hanno smesso di segnare, così la UnipolSai Fortitudo, in una serata non di particolar vena con il bastone, ha avuto la pazienza di confezionare il punto del pareggio sull’ingresso nel match di Hernandez a sostituire un ottimo Rosario, punendolo poi pesantemente all’attacco successivo. Fra i migliori Alex Russo (2 su 3 con un triplo).
Decisamente più pericoloso il Rimini nella prima parte del match, nella quale Owens subisce oltre il dovuto: singolo di Celli al primo inning, valide per i due stranieri, Caseres e Duran, al secondo, con basi piene sul colpito di Malengo. Inevitabile il meritato vantaggio degli ospiti al terzo inning, quando i pirati aprono con un singolo di Infante, seguito dai quattro ball su Celli e la valida di Garbella, sulla quale l’interbase ex biancoblu si fa eliminare “in ballerina” nel tentativo di correre a casa base, su buona assistenza di Russo. L’attacco però prosegue sulla valida di Caseres, che riempie i cuscini, mentre la battuta in diamante di Duran muove il tabellone facendo segnare il punto neroarancio. I biancoblu, che avevano trovato la prima valida al secondo inning con Flores (doppio), rispondono al cambio di campo con un lungo triplo di Russo sul conto pieno, senza out sul tabellone, seguito dal colpito su Agretti, ma dopo una visita Rosario si riprende e trova due fondamentali eliminazioni al piatto, prima di far battere una innocua in diamante a Flores. Sprecata la grande occasione per il pareggio immediato, Bologna trema ancora al quarto inning, che inizia con un passaggio gratuito a Bertagnon. Frignani decide di operare il cambio sul mound, ci sono delle proteste sulle chiamate arbitrali e vengono espulsi Radaelli e Owens. Rivero inizia la sua gara chiudendo la ripresa senza danni, con due strikeout e una base concessa a Infante. Rosario sembra in pieno controllo del suo game (al quarto inning una valida di Vaglio con due out), ma al quinto inning deve gettare la spugna sulla pressione biancoblu. Apre ancora Russo con una valida, seguita da un bunt di Agretti, con difesa che assiste in seconda ma tutti salvi, fra le proteste del Rimini. Poco dopo lo stesso Russo, corridore più avanzato, si fa eliminare con un pickoff, altre proteste. L’attacco comunque prosegue con due basi consecutive concesse a Nosti e Fuzzi, provocando prima una visita poi la sostituzione del partente neroarancio sul mound. L’ingresso di Hernandez coincide con la battuta in diamante di Flores che a basi piene vale il punto del pareggio. Un lungo fuoricampo di Sambucci al centrosinistra apre il sesto attacco biancoblu, con i bolognesi che dunque passano a condurre. Al settimo inning Rimini riempie le basi (quattro ball a Celli e Caseres, valida di Garbella), ma Celli si fa eliminare in terza base e Rivero esce anche da questa situazione. L’omone poi conclude il suo lavoro senza dare altre opportunità agli ospiti per immaginare un esito diverso dalla sconfitta, pur estremamente onorevole.