Termina il “tour de force” della UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna, che ha dovuto osservare un programma di cinque partite in otto giorni: due disputate lo scorso weekend (entrambe vinte) contro il Novara e una terza martedì scorso, il recupero di una “gara bagnata” perso a Parma; due invece ancora da disputare contro il Tommasin Padova, valevoli per il terzo turno della seconda fase della regular season IBL 2017. Due gare in programma allo stadio Gianni Falchi, venerdì 19 maggio ore 20.30 (gara1) e sabato 20 maggio ore 20.30 (gara2). La classifica vede i biancoblu ancora squadra capolista solitaria (8 vinte e 2 perse), ma a una sola lunghezza rincorrono Nettuno e San Marino (7-3), che lo scorso weekend si sono divise la posta nello scontro diretto. Un po’ più indietro il Rimini (5-5) è solo al quarto posto, inseguito da un terzetto formato da Parma, Novara e lo stesso Padova (4-6), cioè le tre squadre che i biancoblu hanno avuto (nell’ordine) in calendario nella seconda fase. Con una sola vittoria, ma anche diverse onorevoli sconfitte, ecco infine il “fanalino di coda” Padule, che sicuramente paga il noviziato.
Inizialmente non era previsto che entrambe le partite in programma nel weekend si svolgessero a Bologna; oltretutto i felsinei stanno concentrando un numero considerevole di incontri “casalinghi”, che poi nel girone di ritorno si trasformeranno in un vero e proprio “filotto” di trasferte. La nota questione che ha riguardato l’impianto di gioco dei veneti, attualmente indisponibile e il cui uso dovrebbe essere autorizzato dal comune di Padova nella seconda parte della stagione, una volta ultimati i lavori necessari, hanno consigliato questa modifica al calendario, che prevede nel weekend altre tre sfide molto interessanti come la grande classica Parma – Nettuno, un Rimini – Novara (a campi alternati) sicuramente da seguire dopo la clamorosa doppietta dei piemontesi nella analoga sfida dell’opening week, infine un San Marino – Padule dall’esito non così scontato.

Reduce dalla sconfitta infrasettimanale, il manager Daniele Frignani non ne fa certo un dramma: ”… è stata una partita un po’ anomala, condizionata da alcune situazioni. Trarre i giusti insegnamenti e guardare avanti è il nostro compito, quindi pensiamo al Padova, che è una squadra ben allenata da Aluffi, ricca di entusiasmo perché quest’anno hanno inserito altri giovani e stranieri di esperienza. Noi comunque dobbiamo guardare in casa nostra e continuare con la stessa intensità, con l’obiettivo di arrivare in forma per la coppa dei campioni e fare bene in queste settimane, per avere una classifica che ci soddisfi e non ci crei preoccupazioni, considerando che nelle prossime due settimane incontreremo Rimini e Nettuno. La classifica è corta, le squadre sono tutte lì raggruppate, frutto anche come sapevamo delle due gare settimanali”.

Per quanto riguarda l’infermeria, Ambrosino non è ancora disponibile per il noto problema alla caviglia, mentre Nosti è da considerarsi completamente recuperato. Panerati, che non ha potuto essere inserito nelle rotazioni a Parma, uno dei fattori che hanno in parte condizionato le strategie dello staff tecnico, ha ripreso a lavorare ed è anch’egli a disposizione. Confermati i due lanciatori partenti, nell’ordine Owens e Pizziconi.
Il Tommasin Padova, allenato da Francesco Aluffi, consolida la sua presenza nel massimo campionato e lo fa operando una intelligente “campagna invernale” che vede i veneti rinunciare forzatamente a qualche giocatore importante (come Nosti, approdato sotto le due torri, Alvarez e Ruiz, passati al Novara, Epifano e Ferrini, finiti sotto il monte Titano e Malengo al Rimini), ma nel contempo costruire una squadra più compatta, con una base “storica” di giocatori già esperti della categoria, ai quali si uniscono stranieri di buono e medio valore e alcuni giovani di sicuro interesse. Ecco dunque che troviamo fra i migliori battitori l’esterno Giuseppe Sciacca (media .323, un fuoricampo e 10 RBI), un battitore che non sfigurerebbe in qualsiasi “top team” IBL, l’interbase venezuelano Carlos Perdomo (.316, un doppio e un fuoricampo), gli esterni Filippo Pacini (.306 con due doppi) e Andrea Berini (.333), sorprendente mancino in battuta, classe 93, proveniente dal Ronchi dei Legionari, senza dimenticare Luca Martone (.250) e Raffaele Medoro (.235), in progressiva crescita, oltre all’altro straniero del lineup, l’interno USA Mark Teahen, battitore non di media ma sicuramente di potenza (4 doppi). L’attacco patavino è il quinto della categoria (.232), dunque non va assolutamente sottovalutato anche se perde al momento una decina di punti rispetto a quello del 2016. Qualche maggiore difficoltà in pedana (MPGL 4.96, sesto posto assoluto), ma con la conferma di un ottimo Diego Fabiani, lanciatore destro classe 97, che dopo un’ottima stagione da rilievo si è guadagnato i galloni di partente, rispondendo in modo eccellente (2 vinte, 2 perse, MPGL 2.21). Qualche difficoltà invece sui rilievi italiani, con Crepaldi, Bazzarini, Spada e Tebaldi tutti oltre 5.00 di media punti guadagnati. Il mancino dominicano Yunior Novoa è il nuovo partente straniero. Per lui, che ha saltato i primi due weekend, finora 3 gare, una discreta media PGL di 3.0 e una vittoria sabato scorso a Padulle, in attesa che i classificatori gliela accreditino. Il confermato venezuelano Roberto Canache (1-3, 6.88), con due partenze e tre rilievi, conferma invece qualche dubbio maturato anche nella sua prima stagione in IBL.