La regular season IBL 2017 è ormai in dirittura d’arrivo. Siamo al terzultimo weekend, mancano insomma sei partite per definire la griglia playoff, cioè le squadre che parteciperanno alla post season, disputando le semifinali per accedere alle Italian Baseball Series, la serie finale al termine della quale viene assegnato lo scudetto del massimo campionato italiano di baseball.
Un paio sono le sfide “di cartello”, una di queste è senz’altro quella che si disputa allo stadio Steno Borghese di Nettuno, venerdì 28 e sabato 29 luglio, con inizio delle partite alle ore 20.30, che vede opposte UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna e Angel Service Nettuno Baseball City, entrambe al secondo posto in classifica con un bilancio di 19 vittorie e 9 sconfitte. In contemporanea, sotto il monte Titano, la capolista San Marino (21-7) affronta il Parma (15-13), che occupa il quinto posto, a una sola lunghezza dal Rimini, impegnato in quel di Padova coi favori del pronostico. Su questi tre campi (ininfluente per la classifica il confronto fra Padule e Novara) cinque squadre scenderanno in pista motivate per obiettivi divergenti fra di loro. In questo momento, fra Nettuno e Bologna c’è in gioco il secondo posto in classifica, che permetterebbe di conquistare il “fattore campo” almeno in semifinale, dove al momento è molto probabile che le due squadre si ritroveranno, come avvenuto nel 2016. Il San Marino dovrà approfittare di questo scontro diretto per allungare sulle inseguitrici, ma affronta un Parma determinato a non mollare il sogno playoff e solo per un pelo è mancato l’aggancio con il Rimini lo scorso weekend, quando i pirati hanno espugnato di misura proprio il Gianni Falchi in gara2. Passato lo spavento, i nero arancio andranno a Padova determinati a far “doppietta”, per allontanare il pericolo Parma.
Le sfide fra Nettuno e Bologna sono state storicamente fra le più appassionanti del baseball italiano; al di là della “configurazione” del “nemico laziale”, mutevole in questi anni, la trasferta per i biancoblu è sempre carica di pathos e non di rado la squadra ne esce con un conto salato da pagare, non solo in termini di risultato. Non fu così in semifinale nel 2016, ma in regular season i biancoblu disputarono il weekend peggiore della stagione, per poi iniziare una risalita inesorabile che portò alla stella. In questa stagione si sono già consumate due sfide, entrambe al Gianni Falchi, una nella prima fase e una nel girone d’andata della seconda fase di regular season, entrambe concluse con la divisione della posta: gara1 per Bologna e gara2 per Nettuno. Per la prima volta quest’anno sul Tirreno, se una delle due squadre dovesse fare bottino pieno sarebbe un’ipoteca sul secondo posto ma anche un rientro in corsa per il primo.
Anche Daniele Frignani sottolinea l’equilibrio finora emerso fra le due formazioni: “… è un weekend di avvicinamento ai playoff, un weekend tostissimo – precisa il manager biancoblu – sono stato tra i primi ad affermare in tempi non sospetti che il Nettuno è una squadra forte e negli incontri sin qua disputati c’è stato l’equilibrio massimo. La buona notizia è che se Ambrosino farà bene oggi nell’ultimo allenamento potrà rientrare a tutti gli effetti a disposizione per questa trasferta”. Confermati i due lanciatori partenti, Owens e Pizziconi, mentre la partenza per Nettuno è fissata alle 8 di mattina di venerdì.
Il Nettuno, allenato da Alberto D’Auria, è una squadra solida che ha fatto della continuità la sua arma vincente. Solo in un’occasione, tre settimane fa a San Marino, i laziali hanno perso entrambi i confronti del weekend. Una solidità che fa dell’Angel Service la miglior difesa del torneo, a pari merito con la capolista, con 31 errori commessi e una media di .971, mentre la media offensiva (.261) e la media PGL (2.56) sono da terzo posto, dietro a Bologna e San Marino nel primo caso, San Marino e Bologna nel secondo. Sovente un punto di forza è stata la partita riservata ai lanciatori di scuola italiana, nella quale le soluzioni non mancano. Milvio Andreozzi (5 vinte, 1 persa, MPGL 4.64) è stato – almeno fino all’infortunio che da alcune settimane lo tiene lontano dai diamanti – uno dei migliori partenti italiani di tutta la IBL, ma ancor meglio si è mosso nel ruolo di rilievo Yuri Morellini (4-1, 4 salvezze, 0.99), alla sua migliore stagione in carriera. Il nuovo partente Paolo Taschini (0-0, 1 salvezza, 2.25) e il rientrante Valerio Simone (0-2, 5.00) con luci e ombre stanno sopperendo all’assenza di Andreozzi. Di spessore comunque la coppia straniera, formata dall’esperto ex Godo, Padova e Parma Ronald Uviedo (8-5, 2.05) e dal mancino Cesar Jimenez (1-0, 3 salvezze, 0.00), entrambi venezuelani, il secondo arrivato nel corso della stagione. L’arrivo di Jimenez, al posto del deludente Carnes, ha alzato notevolmente la qualità del pitching staff nettunese.
Un roster formato in gran parte da giocatori di scuola nettunese, ha visto nel corso della stagione qualche intelligente modifica, a partire dal citato cambio del rilievo straniero, fino alla rinuncia alla mazza non particolarmente brillante del dominicano Luna, per dare più spazio ai talenti locali. L’interno classe 96 Leonardo Colagrossi è il miglior battitore per media (.387, 6 doppi, un triplo e 13 RBI), davanti a due esperti “bombardieri” come il venezuelano Ronald Bermudez (.374, 8 doppi, 2 tripli, 2 fuoricampo, 21 RBI) e il capitano Giuseppe Mazzanti (.313, 7 doppi, 4 fuoricampo, 21 RB), che assieme sostengono il grosso della produzione punti dei laziali e a Novara in gara2 hanno “suonato la carica” con due “solo homer” in sequenza. A ripagare dello spazio concesso, il seconda base classe 97 Andrea Sellaroli (.293), ma i pericoli non si fermano qua, perché i talenti dell’interbase classe 94 Mattia Mercuri (.279, 6 doppi, un triplo, 13 RBI) e dell’esterno classe 97 Federico Giordani (.267, 6 doppi, 14 RBI) sono sotto gli occhi di tutti. Il livello del Nettuno come squadra che può puntare senza timori al massimo obiettivo è anche confermato dalla lista dei giocatori finora non citati, che rispondono al nome di Retrosi, Sparagna, Trinci, Davenport, Giannetti, Renato Imperiali.