Al termine di una pazza partita, il Rimini espugna lo stadio Gianni Falchi di Bologna con il punteggio di 6-5 in gara uno della serie di semifinale play-off. La Fortitudo UnipolSai, trascinata da un ispirato Rivero, in zona No-Hitter per 7.2 riprese, e dalle valide di Marval e Sambucci, domina per più di 8 riprese i Pirati ma, a 2 out dalla fine, subisce la rimonta degli avversari. Rimini, infatti, sotto 4-1, segna 3 volte nel nono inning. Ai supplementari, poi, un doppio da 2 punti di Garbella su Crepaldi porta i romagnoli avanti per 6-4, rendendo vano il tentativo di rimonta finale della Fortitudo.

I momenti decisivi
Ambrosino chirurgico, Rivero glaciale

Dopo un primo inning controllato da ambedue i lanciatori, Marval apre il secondo attacco con un singolo al centro ai danni di Rosario, partente del Rimini, e raggiunge la seconda sul perfetto bunt di sacrificio di Sambucci. Al termine di un lungo duello al piatto, Ambrosino trova la valida al centro, con la palla che supera il cuscino di seconda e rende vano il tuffo degli interni. Nell’azione, Marval può segnare indisturbato il punto del vantaggio. Al cambio campo, il Rimini si trova in una situazione similare. Malengo apre il terzo attacco dei Pirati con 4 ball e viene spinto in seconda dal bunt di Bertagnon. Dopo l’out in diamante di Di Fabio, Infante va in base su ball ma Noguera viene eliminato al piatto da un glaciale Rivero.

Marval ancora decisivo

Al quarto inning, l’UnipolSai aumenta il proprio vantaggio. Vaglio batte un singolo interno sulla terza base e corre in terza sulla nuova valida, questa volta al centro, di Flores. Sul primo lancio di Rosario, Marval colpisce lungo e profondo contro le recinzioni a destra per il doppio che svuota le basi e porta Bologna sul 3-0. Sul lancio a casa, il battitore designato della Fortitudo riesce a raggiungere il cuscino di terza. Pochi istanti dopo Sambucci batte poi un nuovo doppio lungo linea a sinistra che spinge a casa Marval. Nell’azione, però, il giocatore felsineo viene eliminato nel tentativo di raggiungere la terza. Dopo l’out di Ambrosino, Grimaudo tiene in vita l’attacco con un doppio mentre Agretti va in base su ball. La successiva battuta di Fuzzi viene però raccolta al volo dalla difesa.

Rivero a un passo dalla storia

Dopo lo scoppiettante inizio di partita, la Fortitudo sembra amministrare senza problemi il vantaggio e, al sesto inning, sfiora il 5-0 con un fuoricampo di Sambucci, per pochi centimetri in foul. Sul monte di lancio continua, invece, il dominio di un Raul Rivero letteralmente sugli scudi. Il pitcher venezuelano, infatti, arriva a 4 out da una storica No Hitter (gara completa senza subire valide) ma, dopo l’errore della difesa sulla rimbalzante di Di Fabio, incassa il singolo al centro dall’ex Infante che permette al Rimini di accorciare le distanze sul 4-1. Il pitcher felsineo non si scompone e chiude senza ulteriori problemi la ripresa, raccogliendo una meritata standing ovation da parte degli oltre 600 spettatori presenti sugli spalti dello stadio Gianni Falchi.

Rimini pareggia a 2 out dalla fine della partita Rivero sale sul monte anche in apertura di nono inning e fa battere in diamante Vasquez. Il lanciatore venezuelano incassa però le valide di Garbella (doppio) e Celli (singolo), inframezzate dalla visita sul monte da parte del manager Frignani. Il successivo singolo a sinistra di Zappone spinge a casa il punto del 4-2 e pone comunque fine alla prova di Rivero, rilevato da Crepaldi. Il neo entrato incassa la valida da Malengo che riempie tutti i cuscini. Il singolo lungo linea a destra di Bertagnon porta a casa altre 2 segnature e impatta il risultato sul 4-4. Crepaldi evita poi guai peggiori facendo battere in doppio gioco Di Fabio. Al cambio campo, Hernandez, rilievo del Rimini entrato in campo al sesto inning, mette strike out sia Agretti che Fuzzi. Nosti tiene in vita l’attacco Fortitudo con una valida ma viene colto rubando. Si va così agli extra-inning.

Gara uno va ai Pirati

L’inerzia della partita è ora a favore del Rimini che ribalta completamente la partita e passa in vantaggio. Infante apre il primo supplementare con un singolo al centro e raggiunge la seconda sul bunt di sacrificio di Noguera. Crepaldi obbliga quindi tutte le basi concedendo l’intenzionale a Vasquez. Garbella si dimostra però cinico e batte un doppio al centro che porta il risultato sul 6-4. La Fortitudo subisce il contraccolpo psicologico e, sulla battuta in diamante di Celli, commette un nuovo errore difensivo. Con ambedue i corridori in posizione punto, Crepaldi obbliga tutti i cuscini lanciando 4 ball intenzionali a Zappone. Entra dunque a lanciare Corradini che fa chiudere subito l’attacco avversario, facendo battere in doppio gioco (casa-prima base) Malengo.

È Teran il prescelto per chiudere la sfida per il Rimini. Il rilievo fa colpire subito una rimbalzante sulla prima a Vaglio, ma l’assistenza di Malengo si rivela errata e permette all’ex compagno di squadra di raggiungere la seconda. Flores viene eliminato in diamante ma Marval batte un singolo al centro per il punto del 6-5. Anche Sambucci colpisce valido e spinge in seconda Garcia, entrato a correre per Marval. Ambrosino batte una forte rimbalzante contro Teran che riesce a bloccare la palla e ad assistere in prima. Tocca quindi a Russo cercare di tenere in vita la sua squadra, ma anche il pinch-hitter trova una rimbalzante che il pitcher avversario raccoglie e tira in prima per l’out che chiude la partita.

Verso gara 2

Dopo la disputa di gara uno, la serie di semifinale tra l’UnipolSai e Rimini continua sabato 19 agosto, alle ore 20.30, allo stadio Gianni Falchi con la seconda gara. I lanciatori partenti saranno Pizziconi per Bologna e Richetti per i Pirati. I prezzi dei biglietti d’ingresso sono fissati in euro 12 per gli interi ed euro 10 per i ridotti. La riduzione è riservata agli abbonati alla regular season 2017, oltre che agli “over 65”, invalidi civili, donne, ragazzi 14-18 anni, mentre gli “under 14” entreranno in modo gratuito. La biglietteria dello stadio Gianni Falchi, situato in Piazzale Atleti Azzurri d’Italia, aprirà alle ore 18.30.

(Foto Ferrini)