Una storia unica incastonata in una gara speciale. Se il rally riservato alle auto-storiche in programma il prossimo fine settimana nella zona di Savignano sul Rubicone si farà ricordare per essere quello che riporterà in auge il celeberrimo marchio del ‘Colline di Romagna’ (la corsa fece parte anche del campionato italiano e, tra l’altro, vide l’esordio della leggendaria Lancia Delta S4), c’è un pilota che merita un’attenzione particolare: stiamo parlando del bolognese Paolo Arbizzani, iscritto con una Opel Kadett 2000cc (numero 205) schierata da Maranello Corse, la cui parabola agonistica è tanto singolare quanto brillante: Arbizzani, infatti, tornerà ai rally all’età di 70 anni e ad oltre due lustri dall’ultima apparizione in una gara di questa disciplina.

Alla vigilia della corsa cesenate, Arbizzani trova il tempo di raccontarci, in sintesi, la sua vicenda sportiva, le ragioni di questo ritorno ed i programmi che lo attendono: “Perché ritorno ai rally – attacca con entusiasmo -? Perché è ‘il mio mestiere’, la mia specialità, quella che mia ha sempre appassionato più di tutte. La mia carriera sportiva è fatta di abbandoni e ritorni: nel 2015 avevo ripreso con le salite, correndo qualche gara qua e là. Ma la verità è che mi annoiavo. E così mi riaffaccio ai rally, dove ho corso da fine anni Ottanta ad una buona decina d’anni fa”.

Con quale spirito si avvia a disputare il ‘Colline di Romagna’?

“Non vedo l’ora di salire in macchina! Sto vivendo questi giorni con un entusiasmo da autentico esordiente”.

E invece il suo esordio nel mondo delle corse risale a cinquant’anni fa.

“Fine maggio 1968, ero poco più che ventenne. Iniziai con le cronoscalate, guidando una (Mini) Cooper S: vettura della quale m’innamorai per i suoi successi nei grandi rally di quegli anni”.

Da allora, ha sviluppato una carriera corposa. Ce la sintetizzi.

“Ho corso per alcuni anni nelle salite, prima di appendere il casco al chiodo per potermi concentrare sulla mia attività professionale (Arbizzani è titolare di uno studio di consulenza del lavoro e diritto del lavoro, ndr). A fine anni Ottanta ho ricominciato con le auto-storiche, il cui movimento era allora agli albori: a metà anni Novanta ho conquistato il titolo nazionale di classe in due o tre occasioni, disputando un po’ tutti i rally principali (Sanremo, Elba, Targa Florio, Friuli); ho anche vinto due gare, il Firenze-Prato del ’98 ed il RAAB storico ’99. Poi mi sono dedicato ai rally moderni, correndo sino a 10/12 anni fa, con una Renault Clio Williams gruppo N. Tre anni fa il nuovo ritorno nelle salite, correndo saltuariamente sino alla scorsa stagione”.

E siamo all’attualità:  il Rally Colline di Romagna è alle porte.

“Corro con un’auto guidata solo in un breve test in pista prima di Pasqua: a questa Opel Kadett GSI di classe J2 di 2000cc darò del lei, e poi mi manca l’allenamento ai rally. Insomma, vado in Romagna per divertirmi e cercare di fare una figura decorosa”.

Anche perché quello del prossimo week-end non resterà il suo unico rally.

“Con Maranello Corse, con la quale sto lavorando con estremo piacere, stiamo definendo il futuro. Dipende tutto dai miei impegni professionali, ma certamente correrò al RAAB Historic a fine luglio, poi vorrei essere anche a Modena, a metà settembre”.

Quindi, intanto, nel mirino ha messo il suo rally di casa e quello della sua scuderia.

“Esatto. Ma il Città di Modena è anche la gara di casa del mio navigatore e del mio preparatore. In macchina con me ci sarà Daniele Benedetti: un amico, oltre che un navigatore di grande esperienza e valore. Conto molto su di lui. La Kadett è seguita da Lorenzo Gilli (anche valido pilota, vincitore delle ultime due edizioni del Modena Historic, ndr), un’altra garanzia. Diciamo che, con Maranello Corse, nel Modenese ho trovato la mia… America rallystica”.

Il 28° Rally Colline di Romagna scatterà sabato 7 aprile alle 17.30 da Savignano sul Rubicone. Le auto si dirigeranno verso Cesenatico, dove avrà luogo un riordino ‘sui generis’ di un’ora, al tramonto, prima di fare ritorno a Savignano. La gara vera e propria ripartirà domenica 8, alle 7.30, con la disputa delle sette prove speciali in programma, per 68 chilometri cronometrati e 312 totali. L’arrivo, sempre a Savignano, alle 17.35.