La riapertura del “mercato”, prima dell’avvio del campionato in programma il 6 marzo, ha visto il ritorno in giallonero di Alessandro Ranocchi e Francesco Magagnoli, entrambi in uscita dall’Olimpia Castello. Ed entrambi con un passato in giallonero.

Alessandro Ranocchi, classe 1998, è una talentuosa guardia formatasi nella “cantera” della Virtus Bologna ed esplosa a livello senior nel 2017/2018 proprio con la Virtus Imola di coach Tassinari.

Ranocchi va ad implementare un roster di alto livello che si sta amalgamando tra le mani di coach Marco Regazzi.

Viene da un’ottima stagione a livello personale in quel di Castel San Pietro, condita da numeri da leader, con quasi 27 minuti e 13 punti a partita, di gran lunga la miglior media realizzativa dell’Olimpia in campionato. Anche le statistiche sono dalla sua parte: 50% da 2 pt, 29% dall’arco, con 63 canestri complessivi, oltre al 60% dalla linea della carità.

Nel 2017/18 debuttò in un campionato senior facendo registrare numeri ancora migliori: 58% da  2 pt, 38% da 3 pt in 747 minuti totali in campo (playoff compresi), dietro solo ai senatori Daniele Casadei, Luigi Boero e Vyacheslav Zhytaryuk.

Numeri e prestazioni impressionanti che i tifosi gialloneri ricordano bene e che convinsero lo staff tecnico dei News Flying Balls Ozzano che, con la promozione in serie B, lo volle in roster per la stagione 2018/2019. Avvio straripante, quindi un leggero calo nella seconda parte di quel campionato. L’estate scorsa, Ranocchi tornò in C Gold, alla corte di coach Giampiero Serio all’Olimpia Castello, mostrandosi tra i protagonisti dell’ottima cavalcata dei castellani fino all’interruzione per la pandemia.

La decisione dei vertici dell’Olimpia di non partecipare alla nuova stagione che sta per iniziare lo ha liberato e, a quel punto, è scattato il ritorno di fiamma con la Virtus Imola.

 

Alessandro Ranocchi, quali emozioni provi nell’indossare nuovamente la casacca giallonera?

“Come dice il detto “si torna sempre dove si è stati bene”. Sicuramente non è stata una scelta difficile, mi sono sempre trovato bene e sentito a casa qui ad Imola. E le prime impressioni sono ottime.

Non vedo l’ora di iniziare finalmente, dopo circa un anno di assenza dal basket giocato sono veramente carico per questo campionato”.

 

Nella tua prima esperienza alla Virtus Imola, diventasti fin da subito il beniamino dei tifosi che ti appoggiarono per tutta la stagione. Ora la “reunion” con l’Armata Giallonera:

“L’annata che ho trascorso ad Imola è stata indimenticabile, abbiamo fatto un campionato ottimo, il gruppo era eccezionale e il PalaRuggi era un fortino difficile da espugnare.

Ora ritorno dopo tre anni.

Dispiace per la tifoseria, che non riuscirà ad assistere fisicamente alle partite, a meno di cambiamenti negli attuali regolamenti, più tardi nel campionato.

E’ sempre stata il nostro sesto uomo in campo!

So che, nonostante questo, i tifosi contano su di noi e sono sicuro che tutta la squadra farà l’impossibile per non deluderli”.

 

Torni al PalaRuggi dopo le esperienze a Ozzano e Castello: cosa ti porti dietro da queste esperienze?

“Sono state entrambe esperienze molto positive. Nell’anno di Ozzano ho potuto fare una bellissima esperienza in serie B, un campionato estremamente competitivo e che mi ha insegnato molto.

L’anno di Castel San Pietro stava procedendo molto bene, prima della prematura interruzione che ci ha lasciati un po’ tutti con l’amaro in bocca.

Sento di essere molto migliorato rispetto al mio primo episodio con la maglia giallonera, ho acquisito consapevolezza ed esperienza”.

 

Come hai trovato lo spogliatoio imolese?

“Con me da Castel San Pietro è arrivato anche Magagnoli, con cui ho un buonissimo rapporto e ad Imola ho ritrovato Capitan Lorenzo Dalpozzo, a cui faccio un grande in bocca al lupo per l’intervento al ginocchio.

Le prime impressioni sono davvero positive: il gruppo sembra davvero compatto, aspetto da non sottovalutare nella valutazione di una squadra. E con coach Marco Regazzi mi sono trovato subito, abbiamo un bel dialogo, fin dalla scorsa estate al Fantini [ride, ndr].

Scherzi a parte, sembra tutto esattamente come l’ho lasciato, quindi sono veramente contento al momento”.

Dove può arrivare questa squadra?

“Questa è la domanda di rito a cui nessuno vorrebbe mai rispondere [ride, ndr].

Le aspettative sono molto alte, sia fuori che all’interno dello spogliatoio. Sappiamo di essere una squadra completa e di ottimo livello.

È un campionato con mille incognite, corto e denso, dove purtroppo anche fattori esterni dal campo giocano la loro parte.

Non conosco il livello delle squadre venete a cui siamo accoppiati, ma sono convinto che verrà fuori qualcosa di molto competitivo”.

(Foto fornita dalla società)