SERIE B2 – Girone E – 18^ giornata

US ESPERIA CREMONA-CSI CLAI IMOLA 1-3

(Parziali: 25-19 / 20-25 / 12-25 / 23-25)

Cremona: Nicoli 1, Ghisolfi 7, Antonucci 7, Brandini 5, Lodi 17, Decordi 15, Bassi 2, Bulla 5, Ruffa (lib), Andreani ne, Onyenukwu ne, Fortuna ne. All: Sbano

Imola: Piva ne, Devetag 16, Bombardi 1, Cavalli 3, Dal Monte (lib), Ferracci 11, Folli, Melandri 7, Caboni ne, Zanotti 1, Collet 13, Gherardi 1, Tesanovic 10. All: Turrini

Arbitri: Lerici e Pezzi

 

Un’emozione infinita.

Una vittoria che resterà negli occhi e nel cuore di tutti gli imolesi presenti.

La Csi Clai supera 3-1, a domicilio, la corazzata Us Esperia Cremona che, con il secondo posto in classifica, è la più temibile avversaria in campionato.

A fine gara le imolesi festeggiano raccolte in un emozionante abbraccio a terra, tra lacrime di gioia e la consapevolezza di aver compiuto una vera e propria impresa. Per diversi motivi.

Innanzitutto, perché ora i punti di margine dalle Tigri lombarde sono 12 e, ad 8 giornate dalla fine, questo è anche il massimo vantaggio stagionale della Clai sulla seconda della classe.

Poi perché vincere su questo campo, contro questa squadra, contro queste giocatrici resterà a lungo uno degli apici della storia imolese.

In ultimo, perché dopo l’avvio shock nel primo set (1-5 poi 4-11) in pochi avrebbero creduto in una rimonta dal sapore epico.

Queste sono le partite che fanno la storia di una squadra e di una società. Queste sono le atlete che hanno scritto questa storia. E la storia 2018/2019 della Clai Imola dice 18 su 18. Fattore da non sottovalutare.

In due ore di gara, non è mancato nulla: dall’infortunio della  24enne banda Anna Bassi (un augurio di pronta guarigione), alla lotta spietata sotto rete con Devetag, Decordi, Collet, Lodi e Tesanovic grandi firme in attacco; dal duello in cabina di regia tra Sofia Cavalli ed Ambra Nicoli; dalla sfida a distanza tra i due liberi Sofia Dal Monte e Fabiola Ruffa; dalla tensione agonistica dei coach Manuel Turrini ed Emanuele Sbano; senza dimenticare lo spettacolo incredibile offerto anche dalle due curve con i tifosi instancabili con tamburi e bandiere.

Al rientro ad Imola, è necessario focalizzare i prossimi impegni: domenica 10 marzo, al PalaRuscello, arriverà l’Emanuel Riviera Rimini, avversaria comunque scomodo. Quindi trasferta, sabato 16 marzo, a Cervia. Poi il grande e storico derby casalingo contro la Libertas Forlì, prima della trasferta reggiana contro Us Arbor. Questo il marzo imolese.

 

La cronaca.

Coach Turrini sceglie Gherardi e Devetag come bande nello “starting 7”, insieme a Melandri e Ferracci al centro, Collet opposta, Dal Monte libero e Sofia Cavalli capitano in cabina di regia.

Cremona si presenta col coltello tra i denti, conscia dell’obiettivo unico: vittoria da 3 punti, per tentare la clamorosa rimonta in classifica.

Inizio tremendo per le ospiti: 1-5 in pochi secondi, con Cremona che non toglie il piede dall’acceleratore. Ci prova Collet dalla sua mattonella a sbloccare le compagne, ma le locali scappano, tra qualche errore di troppo delle biancoblu ed una serie clamorosa di ace e di attacchi vincenti di Lodi e socie, con buone cose delle centrali Bulla e Ghisolfi. Il punto su secondo tocco di Nicoli fa registrare il 4-11 che pare spianare la strada alle locali verso un comodo 1-0 nel computo dei set. Turrini ferma tutto per il primo time out della serata. Al rientro in campo Devetag comincia il proprio cammino in attacco con un bel lungolinea sporcato dal muro (5-11), ma Cremona spinge ancora (14-6) tingendo di gialloblu il primo set. Quando dopo un’azione combattuta Lodi, attaccando dalla seconda linea, centra il nastro che affretta la caduta della palla per il 6-15, Imola pare crollare. Le locali infatti allungano ancora: 6-16 (timeout Imola) e 9-18. Turrini sceglie Zanotti per Gherardi nel giro dietro e, subito, arrivano due muri solitari consecutivi (11-18), il primo di Collet, il secondo di Ferracci: Imola non molla mai ed alza la testa, dopo l’apnea dei primi minuti di gioco. Il tentativo di rimonta parte dall’11-20: due errori delle locali intramezzate da un pallonetto di Devetag avvicina le due compagini sul 14-20. Cremona passa col muro fuori di Devetag (14-21), ma Imola piazza un ottimo break: la battuta fuori di Lodi, la fast vincente di Ferracci ed un errore in difesa delle locali producono il 17-21 che induce coach Sbano a chiamare timeout. Altro errore in attacco dalla seconda linea di Lodi e Clai pienamente in partita (18-21). In una fase di gara dove la tensione è padrona del campo, Anna Bassi dopo un attacco si accascia a terra per un dolore che interessa caviglia e ginocchio. La banda è costretta ad abbandonare definitivamente il campo e, con una sostituzione straordinaria, rientra in gara Antenucci, dopo una lunga pausa che spezza il ritmo della partita. Alla ripresa del gioco Cavalli serve la fast per Ferracci che non perdona per il 19-21 che manda in estasi i tifosi imolesi. Nello sprint finale, però, l’invasione della stessa centrale marchigiana lancia Cremona verso la conquista del sudato 1-0, con il set-point segnato da Decordi.

Al cambio campo, la Clai impatta meglio con il set andando subito avanti 4-1 con Collet e Devetag in evidenza sotto rete. Ma Cremona prima impatta 5-5, quindi scatta avanti 7-9. La partita è bella viva e le azioni sono spesso spettacolari, con le difese in buona evidenza. Devetag realizza l’ace del 13-13 e Ferracci infila il 15-13 costringendo al timeout lo staff tecnico locale. La doppietta di Tesanovic produce il primo allungo della serata delle imolesi sul 17-13 e per coach Sbano è di nuovo tempo di interruzione con il secondo timeout in pochi minuti. La Devetag continua a fare danni alla ricezione avversaria con un altro ace (19-13) che permette ad Imola di avvicinarsi sensibilmente al pareggio nel computo dei set. Cremona ha uno scatto d’orgoglio che produce il 20-16, ma Turrini corre subito ai ripari con un timeout; alla ripresa del gioco Tesanovic infila il +5. Le tigri lottano e si avvicinano nuovamente, Tesanovic si fa murare (22-19) e Turrini ferma nuovamente il gioco. Al rientro in campo l’errore in battuta delle locali è fatale, con Devetag e Collet che realizzano di forza gli ultimi due punti del set (25-20).

Ristabilita la parità, Imola prende coraggio e spazio in campo, con Cremona che lentamente esce di scena: Lodi cala notevolmente le proprie percentuali (clamorose nel primo parziali), mentre le ospiti suonano la carica con tutte le protagoniste in campo.

Entra a regime offensivo anche Melandri (4-3), con la Clai che scappa fin dalle prime battute in un set senza storia. In serie: ace di Collet, attacco mostruoso di Cavalli, bordata di Devetag, altro ace di Collet, il tutto condito da qualche errore delle lombarde e, in pochi minuti il tabellone dice 13-4. Ancora Devetag con una doppietta (attacco+ace con abbondante aiuto del nastro) lancia Imola versoil 2-1 (15-7). Ace anche per Bombardi, appena entrata in campo (17-9). Cremona è in piena crisi e la Clai ne approfitta senza alzare mai il piede dall’acceleratore, vista l’alta posta in palio. I palloni che portano il primo punto della serata (2-1) li schiacciano a terra Collet (con un bolide) e Devetag. E’ grande festa per Imola che raggiunge il primo obiettivo della serata, ovvero impedire a Cremona di aggiungere 3 punti alla propria classifica.

Al PalaCambonino si respira aria frizzante, tipica dei grandi avvenimenti, con le protagoniste in campo impegnate a dar spettacolo.

Lombarde più reattive ad entrare nel 4° set (4-7) e coach Turrini chiama immediatamente il timeout. Una doppietta di Melandri accorcia il gap sul 7-9, quindi realizza il 9-10 al termine di un’azione interminabile con grandi azioni delle difese e dei liberi Dal Monte e Ruffa, spettacolo nello spettacolo. Il Melandri-show prosegue con il muro solitario che vale il sorpasso 11-10 e il timeout delle locali. Giulia Collet fa tremare i muri del palazzetto con la botta del 13-10, quindi le tigri graffiano trovando il 14-14. Muro di Ferracci per il +2, poi un paio di errori delle gialloblu porta la panchina locale a fermare il gioco (19-16). La veloce di Brandini, il muro di Antenucci sulla fast di Melandri ed un perfetto lungolinea della stessa Antenucci impattano sul 19-19 e Turrini blocca il match per il timeout decisivo. Alla ripresa del gioco Lodi spara fuori il servizio, quindi rientra Collet a chiudere il cambio con Folli. Ace di capitan Cavalli che pesca il jolly sulla ricezione di Decordi (21-19), mentre Nicoli si affida al buon momento di Brandini che con un’altra veloce in diagonale firma il 21-20. Al termine di una lunga e confusa azione Decordi spara in rete un facile rigore per la rabbia dell’espertissima banda lombarda e l’esultanza delle imolesi che tornano sul +2. Il frastuono dei tamburi e del tifo è esaltante. Sofia Devetag mette l’accento sulla propria prestazione con un potente lungolinea che va ad infilarsi sull’incrocio delle righe (23-20). Brandini replica con un pallonetto in fast. Desta notevoli polemiche l’attacco di Collet uscito ma piuttosto evidentemente con tocco del muro che vede solo il secondo arbitro. Per il primo fischietto il tocco non c’è nonostante le veementi proteste delle ospiti. Il tabellone segna 23-22. Devetag piega il muro per il primo match point imolese. Non poteva che essere il braccio di Decordi l’ultimo ad arrendersi per Cremona (24-23). In battuta va l’alzatrice Nicoli, riceve Dal Monte sulla testa di Cavalli che serve Collet, muro di Ghisolfi, salva tutto Tesanovic in tuffo, Collet d’istinto alza al centro per Ferracci che salta con tutta Imola sulle spalle e schiaccia nell’unico spiraglio a disposizione in zona 6 dove il libero Ruffa non può fare nulla.

E’ il trionfo della Csi Clai Imola. Sono le lacrime delle atlete in mezzo al campo. Sono gli occhi lucidi dello staff tecnico. E’ il momento della festa vera di Imola che espugna il campo di una corazzata al termine di un match mozzafiato da tenere stretto a lungo tra i ricordi più cari.

Imola batte Cremona e scappa sul +12 in classifica a 8 giornate dalla fine.