VANOLI BASKET CREMONA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 75-88 

1°QUARTO 23-25  

2°QUARTO 35-42        

3°QUARTO 51-61          

arbitri: Tolga SAHIN, Andrea BONGIORNI, Martino GALASSO

VANOLI CREMONA: TJ WILLIAMS n.e. TRUNIC 0 R.WILLIAMS 17 POETA 13 MIAN 9 LEE 8 COURNOOH 7 PALMI 10 HOMMES 11 DONDA 0 GALLO 0 all.re Galbiati

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: TESSITORI 3 DERI 0 BELINELLI 17 ALIBEGOVIC 0 MARKOVIC 6 RICCI 7 ADAMS 5 HUNTER 28 WEEMS 12 TEODOSI 2  GAMBLE 6 ABASS 2 all.re Djordievic

Questa volta alla Vanoli non riesce lo sgambetto, la squadra di Galbiati gioca alla pari dei bianconeri il 1° quarto, rimane in scia e addirittura mette il naso avanti all’inizio del secondo, mantenendo al massimo 2 possessi di scarto fino alla sirena dell’intervallo lungo, ma nel secondo tempo, in particolare tra la fine del 3° e l’inizio del 4° la Virtus prende decisamente il controllo delle operazioni e scava il solco decisivo. Djordievic ha avuto uno straordinario Hunter vero mvp della gara (28 col 92% !!! da 2, 9 rimbalzi, 6 falli subiti e uno spettacolare +39 di valutazione, tutto in 26′ sul campo). Milos Teodosic e anche Josh Adams hanno avuto il ragazzo di Detroit come il beneficiario dei loro assist (9 il serbo e 5 lo statunitense) ma Vince li ha ripagati con gli interessi con una prestazione determinante per la  9° vittoria fuori casa (su 9 gare). Ancora benissimo Weems sia in difesa che in attacco, Markovic ha disputato una partita gagliarda fatta di contatti dati e presi. Belinelli 17 col 38% dall’arco ha avuto il grande merito di segnare quando nessuno dei suoi compagni riusciva a farlo. Gli altri hanno giocato tutti una partita sufficiente portando ognuno il proprio mattone per la costruzione di una vittoria non scontata alla vigilia. Cremona ha fatto ciò che poteva, considerando l’assenza del play Tj Williams, Poeta ancora una volta, finchè le energie lo hanno sorretto, ha provato a far male alla sua ex squadra ma la difesa di Adams e i raddoppi costanti sulla palla hanno finito per mandarlo fuori giri. Hommes è stato ben marcato, mentre Palmi ha fatto bottino a babbo morto quando ormai non serviva.

LA CRONACA

Cremona ha rotazioni accorciate perchè Tj Williams, l’unica vera alternativa a Poeta, è a referto ma non disponibile. La Virtus al completo senza sorprese. Le Vnere subito con la coppia Markovic oltre a Weems, Ricci e Gamble. 

La Virtus gioca un primo quarto come al campetto, in scioltezza, con 5 palle perse nei primi 6′ e qualche sonnellino in difesa, questo permette a Cremona di restare incollata 23-25 alla prima sirena.

Nel 2° quarto Djordievic schiera Teodosic ma il Serbo è freddo, sparacchia da 3 senza successo e la Vanoli va avanti 29-25 dopo 13′. La Virtus decide di difendere in modo meno banale e trova un pò di concentrazione piazza un primo break 10 a 0 durante il quale Belinelli segna una tripla da antologia completamente fuori equilibrio. Si vede Hunter in difesa con due stoppate e la squadra di Djordievic chiude avanti il 1° tempo 35-42 dopo un quarto a punteggio bassissimo 17 a 12.

Nel 3° quarto ti aspetti che la Virtus metta il turbo e chiuda la pratica invece alcune difese molto morbide su Poeta consentono al play di rifornire i compagni e mettersi anche in proprio utilizzando soprattutto dei pick and roll centrali sui quali i bianconeri sono sempre in ritardo. A 4’30 il tabellone dice 49 pari e la Virtus rivede per qualche istante i fantasmi del match di andata ma lì ci pensa sua maestà Milos Teodosic che in meno di 2′ scarta tre cioccolatini per Hunter che fra schiacciate, fallo antisportivo subito e un assist per una tripla angolare di Weems porta i suoi al massimo vantaggio +10 alla penultima sirena 51-61

Nel 4° periodo Vince Hunter è un rebus irrisolvibile per la difesa Vanoli, in difesa i giocatori di Djordievic decidono di sbucciarsi le ginocchia e le Vnere arrivano a +19 a metà tempo. Galbiati chiede due time out in 2′ ma ormai la Virtus ha messo le mani sulla partita e, nonostante Cremona non molli mai, chiude avanti 75-88 senza grossi patemi.

 (Lucio Bertoncelli – foto fornita dalla società)

Lucio Bertoncelli, bolognese di nascita, appartiene a una famiglia che ha fornito alla Virtus Bologna due giocatori: lo zio Dario (fratello del padre Giorgio) e il cugino da parte di madre Sergio (Gino) Ferriani. Entrambi figuravano nella Virtus dei primi scudetti. Gino Ferriani fu anche una colonna della nazionale e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 ed Helsinky 1952. Dopo aver indossato la maglia bianco nera delle giovanili a dodici anni, allenatore Gianni Corsolini, con l’Usa basket Modena debutta in serie B a 18 anni, poi giocatore in C, D e promozione. Prestissimo allenatore dopo aver seguito un corso per tecnico con docente Gigi Rapini ebbe compagno di corso Alberto Bucci. Tante le società modenesi che ha allenato ma i risultati più lusinghieri li ha ottenuti a Carpi dove ha portato La Patria per la prima volta in serie D, nel campionato 1978/79 del Presidente Floriano GallesiPenna del Resto del Carlino ha seguito le vicende del basket Carpigiano fino all’anno 2000.