VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – DOLOMITI ENERGIA TRENTO 81 – 74

(19-15; 34-30; 55-49)

Virtus Segafredo Bologna: Punter 7, Martin 8, Pajola, Taylor 10, Baldi Rossi 8, Cappelletti 4, Kravic 19, Aradori 7, Berti, M’Baye 15, Cournooh 3, Camara ne. All.: Sacripanti

Tiri 2 p.ti 25/47   Tiri 3 p.ti 5/19   Tiri  liberi  16/24

Dolomiti Energia Trento: Marble, Radievic 9, Mian 5, Forray 10, Flaccadori 8, Mezzanotte 11, Gomes 12, Kitsing 1, Doneda ne, Jovanovic 15, Nikolic 3. All.: Buscaglia

Tiri 2 p.ti 21/48   Tiri 3 p.ti 6/20   Tiri  liberi  14/21

Arbitri: Boscolo, Yang Yao, Bamante

JESOLO – La Virtus Segafredo si lascia alle spalle le emozioni e le passioni del derby, archivia il Memorial Porelli e torna sul parquet per un faccia a faccia con formazioni che presto si troverà di fronte in campionato, al 6° Torneo Internazionale Città di Jesolo. Il primo atto le mette di fronte la Dolomiti Energia di coach Buscaglia, uno che il mestiere di timoniere lo ha coltivato nelle “minors” bolognesi, ed è gara vera e punto a punto fino alle battute finali, con gli uomini di Sacripanti che trovano proprio sugli ultimi tornanti della gara la lucidità per piazzare anche l’allungo, e chiuderla col sorriso puntando dritto alla finale di domani sera.

E’ il ritorno in campo di Pietro Aradori, dopo il lungo impegno con la Nazionale che lo aveva allontanato dal gruppo nei giorni di Sestola: Pietro è rientrato da martedì scorso, e fa già la sua parte. Non può farla Brian Qvale, che proprio martedì ha subìto un trauma alla schiena durante l’allenamento: sottopostosi agli esami necessari, il lungo di Williston ha già iniziato il lavoro di riabilitazione a Bologna, dispensato dunque dal seguire la squadra a Jesolo.

PRIMO QUARTO – I primi due punti della partita sono del lungo Jovanovic da sottomisura subito impattati da M’Baye e sorpassati in contropiede da Punter. Le squadre sono incomplete, per la Virtus è appunto assente Qvale, mentre i trentini non schierano Pascolo ed il lungo americano Hogue. 11-7 per la Segafredo a metà tempo con M’Baye a far la parte del leone, e dopo la tripla di Martin del 14-7 del 6° fa l’esordio assoluto in questa stagione Pietro Aradori. Sacripanti continua la girandola di cambi mettendo in partita quasi tutti i suoi giocatori, la Dolomiti con Jovanovic e Forray si avvicina piazzando un parziale di 6 a 0 per il 14-13 del 9°. Cinque punti in fila di Pietro Aradori producono un gruzzoletto a favore dei bianconeri per chiudere il primo quarto sul 19-15.

SECONDO QUARTO – Si riparte da un contropiede di M’Baye, da una splendida palla di Taylor per Baldi Rossi e da un altro contropiede del play di colore della Segafredo che scrivono il 25-15 del 13° e che spingono Buscaglia a fermare per un minuto la partita. Dal timeout esce una buona azione di Nikolic e soprattutto una Dolomiti che riesce a servirlo vicino a canestro: due liberi per lui, uno a segno ed uno sul ferro e 25-18 al 4°. Gomes colpisce da lontano e riavvicina ancora le squadre: 25-21 a metà frazione. Quattro punti consecutivi di Kravic, due in conclusione di una transizione molto bella, per il 29-21del 7° ma Trento è sempre attaccata e non molla mai: 29-25 all’8° dopo i liberi di Mian. È ancora Kravic ad andare a canestro con una imperiosa schiacciata sfruttando la supremazia fisica del momento in campo. La partita comunque di staccarsi dall’equilibrio non ne vuole sapere, a metà le squadre sono praticamente attaccate: 34-30 considerando che Flaccadori ha fallito un tentativo in avvicinamento per il meno due.

TERZO QUARTO – Poco più di due minuti nel terzo quarto e Trento raggiunge la parità con due liberi di Jovanovic: 36-36 al 3° Tutto da rifare in una partita che la Segafredo non riesce a fare sua davanti al suo staff dirigenziale al completo. All’azione successiva la tripla di Gomez porta la Dolomiti per la prima volta in vantaggio: 37-39 al 4° ed è ancora lui ad allungare all’azione successiva con un canestro e fallo: 37-43. Una giornata per la V Nera in cui la mira da lontano è piuttosto deficitaria e nel momento in cui Forraj e Flaccadori fanno vedere il proprio valore il vantaggio di Trento comincia a farsi consistente: 39-46 al 6°. Virtus che prova a ruggire con la tripla di Cournooh dopo una bella azione corale, l’attacco della Dolomiti all’azione successiva non produce niente di buono ed una penetrazione di Cappelletti porta le due squadre ancora in parità a quota 49 al 28°. La schiacciata di Martin dopo la palla recuperata in difesa porta ancora avanti la Segafredo e l’inerzia che ha cambiato improvvisamente sponda spinge i virtussini ancora in lunetta con Cappelletti che infilando un punto scrive il 50-47 del 29°. È proprio Alessandro Cappelletti ad impadronirsi del manico della partita e guadagnarsi un fallo a fil di sirena, per lui uno su due, rimbalzo di Baldi Rossi e chiusura del quarto sul 55-49.

ULTIMO QUARTO – Trento però non si dà per vinta: tripla per Mezzanotte, per Mian e Radicevic, l’attacco virtussino si attacca a Kravic che trasforma un’azione da tre punti, ma la Dolomiti è nuovamente attaccata: 60-59 al 34°. Allora si prova a tirare fuori i muscoli con M’Baye e Kravic vicino a canestro spingendo e spintonando: 64-59 al 35°, ma ancora Mezzanotte da lontanissimo per il 64-62. Kravic domina a rimbalzo d’attacco rimediando all’errore in avvicinamento di Aradori, trasforma un gioco da tre punti per il 69-64 del 37°. Buscaglia rimette Jovanovic e Forray e Sacripanti si gioca gli ultimi minuti con Tony Taylor e si riparte dal 71-64 dopo i due liberi di Aradori. Flaccadori però è bravo a guadagnarsi una azione da tre punti, dall’altra parte Kravic viene stoppato da Nikolic che lancia in contropiede Gomes e le squadre sono ancora attaccate per giocarsi gli ultimi due minuti punto a punto: 71-70 al 38°, M’Baye realizza dai cinque metri, Gomes fallisce da tre punti, ma in attacco Punter perde palla e Nikolic va a schiacciare. 73-72 al 39° e così si va ai falli sistematici; si comincia con Martin che ne mette solo uno per il 74-72 a 1’08” da giocare. Time out Dolomiti Energia e si riparte dalla metà campo offensiva trentina, ma Radicevic commette una evidente infrazione di passi e la palla torna nelle mani di Taylor, che con una azione corale la porta a Kravic vicino a canestro. Lui non sbaglia, dall’altra parte replica Flaccadori, a 10” dal termine Punter realizza il 78-74. Il tiro da tre punti di Gomes non va, dall’altra parte allo scadere invece va quello di Taylor sulla sirena e la sfida termina 81-74 per Bologna, che domani si giocherà la finale.