C’era ancora Alessandro Ramagli, correva l’anno 2017 e la Virtus, appena ritornata nel massimo campionato dopo un anno di Purgatorio, era quella dei fratelli Gentile, Aradori, Lafayette e Slaughter per intenderci. La Virtus sconfisse in campionato Sassari per l’ultima volta, tra i Sardi c’era Marco Spissu al suo ritorno da ex al Paladozza teatro delle sue prestazioni culminate col capolavoro di Trieste e in panca Pasquini. Da allora solo sconfitte, unica vittoria delle Vnere anche se pesantissima, la semifinale di Supercoppa Italiana in questa stagione.

La gara di andata di questo campionato passerà alla storia per tanti motivi: dall’espulsione lampo di Djordievic, al mancato utilizzo di Belinelli e soprattutto per l’esonero del coach e successivo reintegro. Finì col successo della banda di Pozzecco di 5 punti e tanto rammarico per una vittoria che era ampiamente alla portata delle Vnere.

Domani sera (20.45 Palaserradimigni, Eurosport player e Raisport Hd) la Virtus, reduce da una settimana tranquilla senza gare, va alla ricerca di una vittoria importantissima in chiave griglia play off e la ciliegina sulla torta Pasquale sarebbe un successo di almeno 6 punti. Questa situazione potrebbe consentire, anche in caso di arrivo alla pari, di essere avanti ai bianco blu isolani.

Molto probabilmente da una parte e dall’altra mancheranno i due play titolari: Markovic in bianco nero (sicuramente assente) e Spissu dall’altra parte (in forse perchè reduce dal Covid). Inoltre il Banco è reduce da un vero tour de force europeo in quanto in settimana, sconfitto da Saragozza e Bamberg, ha dovuto dare addio alla BCL.

Dalla gara di andata qualcosa è cambiato nei due roster: Belinelli in canotta Virtus e Happ al posto di Justin Tillman dall’altra parte, ovviamente l’innesto dell’ex Nba sarà più pesante anche perchè si tratta di un uomo in più e non una sostituzione. Fin qui Belinelli ha mantenuto le attese, un tiratore come lui attraversa periodi altalenanti anche nella stessa partita, tuttavia Marco ha messo i tiri che “doveva” mettere e per cui la Virtus lo ha riportato a Bologna. La sua presenza permette, nei finali di partita punto a punto, di alleggerire la pressione su Milos Teodosic oltre ad essere una spina nel fianco delle difese che debbono prevedere sempre qualcosa di speciale per limitarlo.

Se vuole vincere al Palaserradimigni la Virtus deve giocare una gara di grandissima attenzione in difesa, specialmente in post basso, dove il Banco concentra il massimo della sua pericolosità e qualità offensiva. Il miglior centro del torneo, Miro Bilan, quando esce da il cambio ad Ethan Happ un altro grandissimo attaccante che Pozzecco utilizza spesso anche da “4”.

Sarà una battaglia quella in terra Sarda, ma le Vnere hanno tutti i mezzi e le possibilità per vincerla anche contando sulla cabala che, in questa stagione, li ha visti sconfitti in trasferta soltanto una volta a Brindisi.

 

(Lucio Bertoncelli – foto fornita dalla società)

Lucio Bertoncelli, bolognese di nascita, appartiene a una famiglia che ha fornito alla Virtus Bologna due giocatori: lo zio (Dario) e il cugino da parte di madre Sergio (Gino) Ferriani. Entrambi figuravano nella Virtus dei primi scudetti. Gino Ferriani fu anche una colonna della nazionale e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 ed Helsinky 1952. Dopo aver indossato la maglia bianco nera delle giovanili a dodici anni, allenatore Gianni Corsolini, Giocatore di serie B a Modena, prestissimo allenatore a Sassuolo, Modena e Carpi. Terminata la carriera di allenatore collaboratore del Resto del Carlino ha seguito le vicende del basket Carpigiano fino all’anno 2000.