Una partenza-sprint, esattamente come un anno fa, con le vittorie su Empoli e Atalanta, poi due ko con sfortuna e rammarico, con Roma e Milan: ha cambiato tantissimo la Sampdoria di Giampaolo dopo l’anonimo 15° posto della scorsa stagione, e probabilmente ad oggi sta raccogliendo anche meno di quanto seminato. Persa sulla trequarti molta qualità, con le partenze verso altri lidi di Correa e Soriano, a cui si sono aggiunti gli addii a metà campo di Fernando e in difesa di Moisander, Ranocchia, Cassani e soprattutto De Silvestri nelle ultime battute di mercato, era legittimo aspettarsi un fisiologico inizio in rodaggio per i blucerchiati: ma l’efficacia di un allenatore che dopo l’annata di Empoli ha giustamente guadagnato consensi sta producendo da subito un calcio interessante e propositivo. La sorpresa è l’ottimo Torreira, dinamico e tecnico, in mediana sta scalando le gerarchie e viene preferito al più esperto Cigarini, che nelle idee iniziali avrebbe rimpiazzato le geometrie di Fernando. Di fianco a lui sta meritando la fiducia la giovane mezzala polacca Linetty, tosto e tenace; e sulla trequarti con tutta probabilità alle spalle del collaudato duo Muriel-Quagliarella (2 reti a testa fin qui) agirà per la prima volta dal 1′ il talentuosissimo Praet, giovane promessa del calcio belga ritenuto a ragione fra i più interessanti colpi dell’estate, ambidestro ed elegante. Attenzione alla spinta sulle fasce della Samp: nelle prime 4 gare sono già partiti 106 cross verso l’area di rigore avversaria, anche se gli infortuni di Pavlovic e Sala rischiano di costringere il tecnico a qualche rotazione. Un grande inizio di campionato anche per Viviano, solo 72 minuti giocati invece per il bosniaco Budimir, il trascinatore del Crotone nella scorsa stagione: al momento è la prima alternativa alle due punte titolari.