E’ già arrivata a Badalona la Virtus dove questa sera (ore 19.00 Palau Olimpic, Eurosport player) affronterà la gara di ritorno dei suoi quarti di finale di Eurocup. C’è da scommetterci che la squadra abbia festeggiato Marco Belinelli che ha spento 35 candeline. Il ragazzo di San Giovanni in Persiceto ha messo martedì un importante sigillo sulla vittoria bianconera non soltanto per i 24 punti segnati ma per il momento in cui li ha messi.

La ferma intenzione nell’ambiente Virtus è giocare una gara con la massima determinazione per riuscire a regalarsi una settimana (la prossima) tranquilla, senza gare europee. Poter rifiatare con alcuni allenamenti proficui alla Porelli invece di affrontare una “bella” da dentro e fuori sarebbe fondamentale per il prosieguo della stagione europea.

Questo non succederà sicuramente a Kazan, un’altra grande favorita della Coppa, che ha trovato lo stop ieri sera a Kuban, dopo essere stata a lungo in svantaggio anche in casa, essendo quindi costretta alla “bella” di nuovo in Russia.

Se vorrà passare il turno anche un’altra grande favorita, Monaco, già sconfitta in casa dal Buducnost in gara 1, dovrà impattare questa sera in Montenegro per portare i bianco blu alla “bella”, nuovamente a Monaco.

La Virtus quindi dovrà mettere sul parquet tutto ciò di cui dispone in quanto, a questo punto della stagione, alcuni giorni senza gare sono una manna caduta dal cielo.

Le prospettive in vista di gara 2 possono essere di due tipi. Gli spagnoli visti a Bologna sono apparsi ancora meglio di quanto si pensasse visto che non si erano qualificati da primi nel girone. Secondo la valutazione più banale la squadra di Duran, che veniva da 10 giorni senza gare ufficiali, avrebbe dovuto aver dato il massimo a Bologna mentre questa sera un pò di fatica a meno di 72 ore da un match tirato potrebbero sentirla. Il rovescio della medaglia potrebbe essere invece che i neroverdi fossero bloccati dalla sosta lunga. Qualsiasi delle due ipotesi sia valida per la Virtus si tratta di un impegno durissimo anche in considerazione dell’andamento di gara 1. L’inizio con gli undici falli e tre tecnici fischiati agli Spagnoli ha condizionato il resto della partita, gli uomini di Duran hanno evidenziato una scarsa esperienza a questi livelli. Un giocatore che disputa dei play off di Eurocup al secondo fischio deve aver già capito il metro arbitrale e, se continua, si espone a gravi rischi che, infatti, si sono puntualmente verificati.

La Virtus dal canto suo dovrà continuare a sfruttando le armi di cui dispone, che sono tante, difendendo meglio sugli esterni a cui, alla Virtus Segafredo Arena, ha concesso praterie esagerate e pericolose di cui sia Lopez Arostegui e Bassas hanno puntualmente approfittato. Le Vnere a Bologna hanno perso la battaglia sotto i tabelloni ma alla fine hanno vinto la guerra, ripeterlo in Spagna potrebbe essere pericoloso.

In attacco si dovranno evitare i tiri fuori equilibrio senza adeguato bilanciamento (tirare quando i compagni non se lo aspettano significa regalare un rimbalzo alla difesa), in difesa invece il tagliafuori, che ha funzionato solo nell’ultimo quarto a Bologna dovrà essere la base per correre in attacco e trovare punti più facili.

Aleksandar Djordievic, allenatore della Virtus, dopo aver festeggiato le 100 gare sulla panchina bianconera (76 % di vittorie), ha la ferma intenzione d’inaugurare il secondo centenario con una vittoria.

(Lucio Bertoncelli)

Lucio Bertoncelli, bolognese di nascita, appartiene a una famiglia che ha fornito alla Virtus Bologna due giocatori: lo zio (Dario) e il cugino da parte di madre Sergio (Gino) Ferriani. Entrambi figuravano nella Virtus dei primi scudetti. Gino Ferriani fu anche una colonna della nazionale e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 ed Helsinky 1952. Dopo aver indossato la maglia bianco nera delle giovanili a dodici anni, allenatore Gianni Corsolini, Giocatore di serie B a Modena, prestissimo allenatore a Sassuolo,  Modena e Carpi.

Terminata la carriera di allenatore collaboratore del Resto del Carlino ha seguito le vicende del basket Carpigiano fino all’anno 2000.