VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – UNICS KAZAN 100-107          

1° QUARTO 21-21  

2°QUARTO 48-46          

3°QUARTO 67-73            

arbitri  Sreten Radovic (CRO), Gytis Vilius (Lit), Saulius Racis (Swe)

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: ABASS 2 PAJOLA 0 ALIBEGOVIC 6 MARKOVIC 3 RICCI (K) 8 ADAMS 10 BELINELLI 24 HUNTER 13 WEEMS 8 NIKOLIC n.e. TEODOSIC 25 GAMBLE 1 all.re Djordjevic

UNICS KAZAN: Brown 20 Antipov 0 Canaan 9 Zhbanov 0 Wolters 17 White 22 Klimenko n.e. Uzinskii 0 Smith 24 Morgan 1 Holland 14 Theodore 0 all.re Priftis

 

La Virtus lascia l’Eurocup con una sconfitta in trasferta ed una in casa, ma sono quelle che contavano di più: le gare di semifinale. Che Kazan fosse l’avversario peggiore da trovarsi tra i piedi era noto da mesi, ma nella gara di stasera alla Virtus Segafredo Arena la squadra del carneade Priftis ha disputato la gara perfetta quella che, di solito, ai giocatori bravi ma non eccelsi, riesce una volta in una stagione. I russi (si fa per dire sono tutti Usa) non hanno sbagliato nulla in attacco (poco meno del 60% da 2 e quasi il 50% da 3, 23/25 ai liberi, 9 palle perse contro 15 della Virtus): sono queste le cifre di una serata magica che ha consegnato il traguardo della massima competizione europea alla squadra che ha più meritato in questa semifinale. Uno straordinario Brown che a Brindisi non ho mai visto giocare così, White e soprattutto Wolters, assente da mesi dal campo per infortunio e che dopo aver fatto le prove a Kazan stasera ha condotto per mano i suoi mettendo 17 punti in 24′ con percentuali surreali.

La Virtus non è riuscita ad invertire il trend negativo già accusato in Russia, questa volta non è mai stata in grande svantaggio (massimo – 10 a metà terzo quarto) ma non è più riuscita a mettere il naso avanti pur restando ad una incollatura degli avversari. Purtroppo la squadra di Djordjevic, dopo la grande difesa del primo quarto, condotto per lungo tempo sia nel gioco che nel punteggio, non è più riuscita a difendere forte sui tiratori dall’arco di Kazan. Inoltre sotto canestro John Brown ha disputato la partita della vita (20 punti col 70% da 2, 6/7 ai liberi, 8 rimbalzi, 1 assist, 2 palle recuperate per una valutazione di +31, largamente il più positivo dei suoi). Degli uomini d’area bianconeri, assente Tessitori, il solo Hunter ha giocato una buona gara ma è rimasto spesso chiuso nel triangolo di rimbalzo difensivo russo.

La Virtus è rimasta attaccata a questa partita in virtù dei tanti liberi tirati (41 a 25) purtroppo 9 sbagliati, e per il bottino dei due ex Nba Teodosic e Belinelli. Contro questo Kazan però non è stato sufficiente. Da segnalare che nel 3° quarto John Brown su un rimbalzo ha mandato ko Pajola con un colpo fortuito al naso e il ragazzo anconetano non è più rientrato. Nel secondo quarto peggior sorte era toccata a Jordan Morgan che ricadendo male senza nessun contrasto ha subito un trauma ad un ginocchio che lo ha tolto dalla gara. Storie tese nel 1° quarto fra Markovic e Canaan e nel 2° quarto fra lo stesso Canaan e Teodosic ma alla fine tutto è finito in una bolla di sapone.

LA CRONACA

Subito una tegola per la Virtus, Amedeo Tessitori ha saltato l’ultimo allenamento per una tonsillite e non sarà della partita. Nel settore dei lunghi quindi rotazioni accorciate per Djordjevic, nei 12 c’è Nikolic. Kazan invece è al completo e schiera anche Wolters assente in gara 1 ma protagonista in gara 2.

Quintetti iniziali per la Virtus Markovic, Teodosic, Weems, Ricci e Gamble; per Kazan Theodore, Canaan, Holland, White, Morgan.

1° quarto: per alcuni minuti si tira e si segna solo da 3 da una parte e dall’altra. La Virtus difende fortissimo e concede ai Russi solo il tiro dall’arco. Capitan Ricci suona la carica ai suoi, Teodosic snocciola un pò del suo repertorio. Dopo 4′ Bologna conduce 11 a 6 e Priftis chiama un time out, storie tese tra Markovic e Theodore che gli arbitri sanzionano con un salomonico fallo a testa. Ottimo impatto sulla gara di Amar Alibegovic (6 punti in 5′ senza un errore).. La Virtus arriva al massimo vantaggio +8 ma Kazan con le triple di Wolters, Canaan e Smith ricuciono lo strappo e il 1° quarto termina 21-21

 

2° quarto: la Virtus segna per prima con Alibegovic ma Kazan ricomincia da dove aveva finito e per la prima volta passa in vantaggio. La Virtus non ci sta, adesso la gara è in grande equilibrio si segna tanto, un canestro di qua e uno di là, la Virtus con una magata di Teodosic ritorna a +4 (39-35), Hunter è in un buon momento e tiene a galla la Virtus, Markovic segna una tripla dal parcheggio ma Teodosic fa uno sfondamento e il 1° tempo si chiude con le Vnere al minimo vantaggio 48-46.

 

3° quarto: i quintetti inziali in campo per entrambe. Kazan fa sei punti in fila e arriva al massimo vantaggio +6 e costringe Djordjevic ad un time out. Kazan tuttavia mette a segno 14 punti in meno di 4′ e sale a +10 (massimo vantaggio) con Brown incontenibile. Hunter e Teodosic mantengono la navicella Virtus in galleggiamento, a causa dell’infortunio di Pajola entra Adams che si scatena mettendo in croce la difesa di Priftis, peccato che in questo periodo un pò tutti i Virtussini sbaglino qualche libero di troppo, il 3° quarto si chiude 67-73.

4° quarto: inizia la Virtus con Adams, Teodosic, Belinelli, Ricci e Hunter. Adams mette una tripla, Belinelli lo imita e Bologna torna a un solo possesso, Adams fa la giocata che potrebbe dare la spinta decisiva ai suoi: Okaro White commette su di lui in entrata un clamoroso antisportivo, sarebbero due liberi e palla Virtus che potrebbe valere la parità. Gli arbitri però dopo il replay cambiano e optano per una semplice rimessa Virtus, Kazan arriva al bonus con 6′ sul cronometro ma la Virtus, nonostante tanti liberi è sempre ad inseguire perchè nell’altra metà campo Kazan non sbaglia mai tirando quasi esclusivamente dall’arco. Il punteggio è un continuo elastico, a 1’26” la Virtus è a – 4 ma Canaan a fil di sirena dei 24″ mette una tripla surreale che in pratica consegna ai suoi la finale e spedisce la Virtus all’Inferno.

 

(Lucio Bertoncelli – foto fornita dalla società)

Lucio Bertoncelli, bolognese di nascita, appartiene a una famiglia che ha fornito alla Virtus Bologna due giocatori: lo zio (Dario) e il cugino da parte di madre Sergio (Gino) Ferriani. Entrambi figuravano nella Virtus dei primi scudetti. Gino Ferriani fu anche una colonna della nazionale e partecipò alle Olimpiadi di Londra 1948 ed Helsinky 1952. Dopo aver indossato la maglia bianco nera delle giovanili a dodici anni, allenatore Gianni Corsolini, Giocatore di serie B a Modena, prestissimo allenatore a Sassuolo, Modena e Carpi. Terminata la carriera di allenatore collaboratore del Resto del Carlino ha seguito le vicende del basket Carpigiano fino all’anno 2000.