Roberts arrivava da 10 giorni di stop, il nostro play titolare da un mese di stop, Mancinelli è da qualche settimana che si allena a singhiozzo. Volevo solo dire che so che i ragazzi ci tengono molto, lo vedo. Ma per me è insopportabile – quando le cose vanno male – che ci si intristica. E sul -10 ho visto facce tristi. La tristezza è altro, come quando in settimana sono stato al funerale del ragazzo di Trieste morto sul campo da basket. Combattere su un campo di pallacanestro deve essere gioia, non sofferenza.
Andiamo avanti, sapendo le difficoltà del ruolo di favorita – che rivendico – e e sapendo che nessuno, Treviso in primis, ci stenderà davanti il tappeto rosso.
E’ una partita che può insegnare tanto? E’ la quarta partita, due vinte e due perse, e prima abbiamo vinto la Supercoppa, abbiamo avuto un calendario molto difficile. Non c’è un motivo non per essere preoccupati o accigliati.
Mi piacererebbe che questa squadra sia valutata tra un mese, quando saremo tutti in condizione, e sarà così. Nel caso, tra un mese faremo gli opportuni interventi, e il responsabile sarei io, perchè i giocatori li ho scelti io.

(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)

(Bolognabasket)