VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA-LIGHTHOUSE TRAPANI 80-75
(25-22, 41-40; 63-55)

TRAPANI: Tavernelli, Mays 17, Scott 19, Renzi 17, Tommasini 8, Costadura, Cusenza, Simic 2, Ondo, Ganeto ne, Viglianisi 5, Filloy 7. All. Ducarello.

VIRTUS: Spissu 21, Umeh 6, Rosselli, Ndoja 7, Lawson 16, Pajola ne, Spizzichini 2, Petrovic 2, Michelori 5, Oxilia 8, Penna 13. All. Ramagli.

ARBiTRI: Ursi, Costa, Solfanelli

NOTE: t2 BO 17/40 TP 16/33; t3 BO 11/28 TP 11/22; tl BO BO 13/17 TP 10/19; rimb. BO 40 (off 17) TP 32 (off 8)

MONTECATINI TERME – E’ terzo posto per la Virtus Segafredo al Trofeo Cardelli di Montecatini. Ed è serata di piacevoli appunti da prendere per Alessandro Ramagli che ha risposte giuste ed energia dai suoi uomini, soprattutto da quella linea verde in cui lui e tutta la Virtus hanno dimostrato di credere. Contro una Lighthouse che non ha lasciato respiro fino alla mezz’ora sono stati uno Spissu in serata da americano, più Penna e Oxilia nel momento chiave della partita a mettere il turbo ispirando un 23-0 che di fatto ha chiuso il discorso nell’ultimo quarto nonostante la sfuriata finale di Trapani che si è riportata a cinque punti di distacco sull’ultima sirena. Una vittoria che vale al di là del risultato, perché dimostra che l’orchestra ascolta attentamente il direttore, e segue lo spartito.

Al via entrambe le squadre scelgono ripetutamente soluzioni da lontano. Scott ne mette due in fila, Lawson una su due, la Lighthouse va avanti 12-8 prima che alla fiera delle triple si iscriva anche Spissu, con due centri in fila che riportano sotto la Segafredo (11-12 dopo 4 minuti). Per tre minuti le difese si chiudono, poi Trapani rimette la testa avanti, e stavolta è Viglianisi a fare centro dalla distanza. Arriva il primo timeout di Ducarello, ma al rientro la mira di Spissu non è calata: il play infila la terza tripla, Spizzichini a seguire mette la freccia per il primo sorpasso a 1’43” dalla prima sirena (20-19). Poi si iscrivono a referto Umeh e Ndoja (ancora da tre) e la Virtus tenta la prima fuga, arginata ancora da lontano da Mays a una manciata di secondi dal primo intervallo (25-22).

Al rientro Trapani insiste da fuori, ma la mira è meno precisa e prima Michelori (2+1) poi Umeh allungano. Mezzo quarto se ne va esaltando il gioco difensivo, perché i canestri, da una parte e dall’altra, restano poco utilizzati. Oxilia dalla lunetta, al quarto d’ora, mette i liberi del 32-28 Virtus, Lawson gli va dietro (34-30) ma Trapani è sempre lì e non mollla mai. E’ ancora Spissu a spingere sull’acceleratore, con la quarta tripla della serata (14 punti per lui a metà gara), ma Viglianisi non ci sta e gli risponde subito. Insomma, la seconda metà del quarto è il contrario della prima, Bologna spinge e Trapani respinge. E alla pausa lunga è come se fosse l’inizio: 41-40.

Si riparte e la Segafredo accenna un allungo che subito Trapani spegne, rilanciando grazie all’ispirazione di Scott che produce un parziale di 10-3 che la riporta avanti (47-50 al 24’). Ecco Lawson, sulla sponda bianconera: il californiano s’infiamma e Bologna torna a correre, 53-50. Ma è una lunga domenica, e non è certo finita. Lighthouse trova Mays per impattare, si procede appaiati, serve un guizzo. Lo dà Lollo Penna, appena rientrato, con una tripla che ispira anche Spissu, che mette la sua quinta, e la Virtus vola a 60-55 dopo 29 minuti. Sembra il momento giusto, e “Lollo” lo ribadisce infilando sulla sirena della mezz’ora il 63-55, mettendo la firma a un parziale di 9-0 per Segafredo.

Dieci minuti da giocare e Michelori porta per la prima volta i bianconeri a +10 (65-55). Trapani sente la fatica, Bologna sente che è il momento di spingere. Cinque punti in fila di Oxilia (tripla più morbido tiro dalla linea dei liberi) finalizzano tre minuti di assedio, e Lollo Penna ci mette ancora la sigla: un 20-0 firmato dalla linea verde, che lancia la Virtus a +19 a 5’36” dalla fine (74-55), quando Ducarello ferma i suoi per rifletterci sopra un minuto. Ma al rientro Penna va subito in doppia cifra con un’altra tripla, e la Virtus va a +20 (77-57). Trapani non vuol morire qui, si tira fuori dall’angolo ancora con Scott e Mays sugli scudi, e produce un 0-12 che costringe Bologna a restare vigile (77-69). Ma è l’ultima fiammata, Penna allunga ancora a +10 (79-69) a un minuto dal sipario e le sfuriate di Renzi e Mays non bastano a richiudere il varco.

LE PAROLE DEL COACH – Alessandro Ramagli è soddisfatto. I suoi ragazzi hanno risposto alla chiamata nel migliore dei modi. “Spissu e Penna, in effetti, ci hanno dato vivacità in un momento in cui la partita andava avanti punto a punto, permettendoci di mettere una distanza di sicurezza tra noi e Trapani. In quel momento anche l’acume tattico di Rosselli. la lucidità di Oxilia e la presenza fisica di Michelori sono state fondamentali. Andiamo avanti, seguendo la nostra rotta, e mercoledì cercheremo di fare la nostra parte al Memorial Porelli, di fronte a Pistoia”.