ANDREA COSTA IMOLA – SEGAFREDO BOLOGNA 67-85
(10-27; 26-49; 44-71)

ANDREA COSTA IMOLA
#0 TASSINARI — 8 (1/1 2/6 0/0)
#2 COHN — 9 (3/5 1/1 0/3)
#3 CAI – 0
#4 PELLICONI – 0
#5 MAGGIOLI — 8 (4/9 0/0 0/0)
#8 WILTSHIRE – 0 (0/1 0/0 0/0)
#9 BORRA – NE
#11 RANUZZI — 11 (3/8 1/3 2/4)
#12 PRATO — 13 (1/3 3/7 2/2)
#14 PRETI – NE
#17 HASSAN — 3 (0/1 1/7 0/0)
#23 NORFLEET — 15 (6/12 0/1 3/4)
ALL. TICCHI
T2 (18/41 44%) T3 (8/26 31%) TL (7/13 54%)
RIMB 29 (22d-7off) AST (11) PP (13) PR (3) VAL (50)

SEGAFREDO BOLOGNA
#0 SPISSU — 9 (2/2 1/4 2/2)
#3 UMEH — 21 (3/7 5/7 0/0)
#6 PAJOLA — 11 (1/2 2/2 3/4)
#7 SPIZZICHINI — 2 (1/2 0/3 0/0)
#8 BERTI — 0
#11 PETROVIC — 2 (1/1 0/1 0/0)
#14 ROSSELLI — 11 (3/4 1/3 2/2)
#18 RUBINI — 0
#19 OXILIA — 10 (4/6 0/3 2/4)
#24 PENNA — 4 (1/3 0/2 2/2)
#25 LAWSON — 15 (6/10 1/2 0/0)
ALL. RAMAGLI
T2 (22/37 59%) T3 (10/27 37%) TL (11/14 79%)
RIMB 44 (33d-11off) AST (16) PP (15) PR (9) VAL (104)

La Virtus Segafredo Bologna pur priva di due cardini come Michelori e Ndoja, parte con autorità, scava un gap importante nei primi minuti, Imola non reagisce e sprofonda in un baratro da cui non riesce più a uscire, rendendo il match una imprevista passeggiata. Una prova maiuscola dei ragazzi di Ramagli, ottimo direttore d’orchestra di un gruppo che promette bene e che nell’emergenza trova modo di responsabilizzare tutti. Ottima prova del coro, Lawson e Umeh hanno fatto il bello e cattivo tempo contro gli spaesati padroni di casa, ma non sono i soli fari nel mare bianconero, anzi, sono ben inseriti ma la gara di sostanza di tutti (con segnalazione per le prove di Pajola e Oxilia) fa ben sperare per il futuro. Prossimo turno, domenica 16 ottobre in casa, contro Mantova
1′ QUARTO
In un PalaRuggi stipato in ogni ordine di posto, la Virtus parte con il diciassettenne Pajola titolare assieme ai due USA, Spissu e Rosselli, Lawson apre le danze con un bel jumper dalla media e una tripla poco dopo. Umeh é attivo, Spissu trova i suoi primi punti in maglia bianconera e il più giovane di tutti, Pajola realizza un bel canestro in contropiede e una tripla che danno ragione alle scelte di coach Ramagli. Imola trova punti solo con Maggioli e sbaglia tanti tiri anche facili, la Segafredo ha un’ottima attitudine Rosselli inchioda una schiacciata per il 8-18 al 6′ che porta al timeout di Ticchi. Lawson domina in avanti e chiude ogni visuale agli avversari in difesa, Bologna é padrone assoluto del quarto, il controllo dei rimbalzi e la circolazione di palla fluida sono le chiavi del vantaggio che si dilata anche grazie a una difesa biancorossa molto porosa.

2′ QUARTO
Umeh si incunea nelle maglie imolesi e realizza due punti di ottima fattura, l’Andrea Costa prova a reagire trovando 7 punti consecutivi, Bologna sbaglia una sequenza di tiri che lasciano i bianconeri in astinenza, interrotta da un libero e un canestro di un attivissimo Oxilia (17-32 al 14′). I padroni di casa tornano a fare immensa fatica per trovare varchi, grazie anche a una difesa tenace della Segafredo, Penna e Oxilia sono su tutte le linee di passaggio e il gioco a due tra i due americani porta a una tripla di talento di Umeh. Dopo il timeout di Ramagli, ancora due triple per le VuNere portano il vantaggio oltre i 20 punti (22-43 al 17′), i ragazzi di Ticchi sono frastornati ma provano a restare in partita, Umeh però é implacabile e sferra un’altra pugnalata dalla lunga, Pajola lo imita e a metá gara non sembrano più esserci chances per i biancorossi.

3′ QUARTO
Ranuzzi mette i primi due della ripresa, ma la Segafredo é un fiume in piena e Lawson e Umeh confezionano due splendidi panieri, ciliegina sulla torta di una difesa sempre pressante e un passing game da applausi (34-56 al 24′). Il disavanzo non fa certo calare l’intensità messa in campo dai bianconeri, Penna recupera un pallone e guadagna un antisportivo, Lawson batte anche i raddoppi e la Virtus vola sulle ali dei giovani virgulti, costringendo Ticchi a un timeout in cui fissa i suoi per un minuto senza dire nulla. La gara si trascina senza particolari sussulti, ormai segnata da tempo, con Bologna a comandare senza problemi.

4′ QUARTO
Complice forse il pensiero di averla giá messa in tasca, la Virtus non trova la via del canestro per oltre 3 minuti mentre gli imolesi provano a rendere meno amara la giornata. Spissu ne mette due dalla lunetta e si mette a capo del pressing a tutto campo, che non porta buoni risultati, con la tripla dell’ex Tassinari (56-74 al 34′). I minuti verso la sirena sono un buon allenamento per mettere esperienza sulle spalle dei giovani e per oliare i meccanismi, la Segafredo amministra senza patemi e incamera due punti con autorevolezza.