Alberto Bucci – ospite ieri sera della trasmissione Basket City su TRC – ha ufficializzato quello che era nell’aria da tempo: la Virtus disputerà i primi due turni di playoff (ottavi e quarti) al PalaDozza, per via degli impegni della Unipol Arena. Il presidente bianconero ha anche spiegato che tra pochi giorni andrà a parlare con Jordi Bertomeu per illustrare al CEO di Euroleague le nuovi ambizioni della società dopo il passo avanti di Massimo Zanetti.
A proposito di campo da gioco Virtus per la prossima stagione, Luca Baraldi è stato sentito dal Resto del Carlino.
Ecco le parole del braccio destro di Massimo Zanetti, che a breve dovrebbe entrare nel CDA di Virtus Pallacanestro:
Quello che abbiamo progettato per la Virtus richiede necessariamente una casa propria. Noi abbiamo identificato questo luogo nell’Unipol Arena anche per le nostre ambizioni future. Non dobbiamo però sentirci in prestito, ma sapere che quella è effettivamente casa nostra e dobbiamo anche sentirci accolti. Giocare nella stessa struttura della Fortitudo non aiuterebbe nessuna delle due società a costruire una propria identità, mentre per un progetto industriale credibile l’identità è alla base di un successivo sviluppo.
In Europa in tre anni. E’ questo l’ambizioso progetto di Massimo Zanetti, che sta diventando l’azionista di maggioranza relativa della Virtus. Entro la scadenza di ieri Segafredo ha versato nelle casse del club 210mila euro, un primo step dell’aumento di capitale (almeno il 25% del totale sottoscritto, come previsto dalla legge) necessario per rispettare alcune scadenze economiche. Il resto sarà versato a giugno, ma la sostanza è che Zanetti – andando per step – sta assumendo di fatto il controllo della Virtus.
Europa in tre anni, si diceva. L’obiettivo di Zanetti è quello di provare ad andare in serie A subito, se possibile: per questo si cercherà un rinforzo per i playoff, con Jeff Viggiano che resta sempre l’obiettivo numero uno. Se non ci si riuscirà quest’anno, la prossima stagione verrà allestita una squadra con l’obiettivo dichiarato di vincere il campionato. E poi, una volta nel massimo campionato – come riporta il Corriere di Bologna – l’idea sarebbe quella di chiedere una wild card per l’Eurocup, mostrando all’Uleb un progetto serio e il marchio Segafredo-Zanetti come garanzia di solidità.
La decisione sull’impianto di gioco passerà anche da questo: in caso di serie A2, l’idea sarebbe quella di tornare al PalaDozza, partecipando magari al bando di gestione che uscirà in primavera. In caso di serie A e possibile coppa europea, si resterebbe all’Unipol Arena. Al momento quindi tutte le strade sono aperte.
(Bolognabasket)