DE LONGHI TREVISO 64

SEGAFREDO BOLOGNA 57

1° QUARTO – La Segafredo scende in campo in un Palaverde gremito in ogni ordine di posto in maglia bianca, quasi inconsueta in questa stagione, ha a referto Lawson solo per onore di firma e al suo posto parte il capitano Michelori, che griffa i primi punti da sotto dopo la tripla iniziale di Saccaggi. Rosselli è il protagonista dell’avvio bianconero, spreca un giro in lunetta ma si riscatta subito dopo appoggiando al vetro e serve Spissu per due facili, la Virtus difende aggressiva ma pasticcia un paio di volte a rimbalzo regalando possessi ai padroni di casa (6-6 al 5’). Umeh ha le polveri bagnate e il punteggio resta molto basso anche perché gli uomini di Pillastrini attaccano con fatica e si mangiano anche canestri facili, è La Torre a sbloccare l’astinenza dei trevigiani ma finalmente il nigeriano col numero 3 trova la mira dalla lunga. Rinaldi e ancora La Torre, indemoniato e cecchino dalla distanza, creano il primo break di giornata ma Rosselli, leader vero, infila la tripla del -2 servito al bacio da Spissu, Umeh si fa stoppare banalmente e commette un ingenuo secondo fallo di frustrazione che crea problemi notevoli a coach Ramagli.

2° QUARTO – Penna gestisca male i primi possessi perdendo palla e facendosi stoppare, Bologna non paga dazio perché difende in maniera corretta e Treviso tira con percentuali disastrose da 2. Dopo il timeout lo spettacolo non migliora, con le due squadre anemiche come non mai in attacco, Negri schiaccia due punti che rimangono gli unici punti messi a referto nei primi 4 minuti di gioco del parziale. Perry riesce ad appoggiare al vetro con efficacia, Bruttini non lo imita e la Virtus sembra a corto di idee e uomini a cui affidarsi, motivo per cui lo staff bolognese ricorre nuovamente alla sospensione per trovare nuova linfa (21-16 al 15°). Provare ad accelerare le operazioni non porta buoni frutti e la tripla di Saccaggi taglia le gambe ai ragazzi del Presidente Bucci che si sbloccano dopo 6 minuti con la tripla di Spissu. Perry la fa da padrone dentro l’area e Michelori lo contiene con enormi difficoltà, prova anche la tripla liberissimo ma fallisce, cosa che non fa Rosselli, indomito nel trovare un gioco da 3 punti vitale per ricucire lo strappo. Le mani sono fredde e la confusione regna sovrana sul parquet, Michelori segna con un piazzato ma rovina una tripla di Spissu con un blocco irregolare per le proteste della panchina bianconera. Treviso lentamente costruisce il suo vantaggio alle soglie della doppia cifra, Spizzichini ne mette due importanti a gioco fermo per tenere la Virtus ampiamente in gara, prima della pausa lunga.

3° QUARTO – Perry trova subito un gioco da 3 punti che viene rintuzzato da una bella conclusione di Rosselli da 2 e da una tripla di Spissu che chiude alla grande un gioco rotto. Rinaldi vince un paio di gare di spallate con Michelori, coach Ramagli chiede ai suoi di parlarsi di più in campo ma nonostante le raccomandazioni il gioco non scorre per niente fluido e le iniziative personali non hanno particolare successo. Come già accaduto nel primo tempo i due team non trovano mai la via del canestro rendendo la partita non certo memorabile, Rosselli si carica i suoi sulle spalle e trova un gioco da 3 punti a difesa schierata di capitale importanza (37-34 al 25°). La Torre recita la parte del cecchino, colpisce ancora da 3 andando (per la prima volta in stagione) in doppia cifra personale, Spissu lo imita ma Treviso attacca meglio e Fantinelli sblocca il suo tabellino, tenendo la Segafredo a distanza. Pajola si fa male da solo rovinando a terra ed è costretto a uscire, Bologna resta attaccata al match con i denti e le unghie anche se gli errori sono tanti e non permettono di ricucire il gap.

4° QUARTO – L’inizio dell’ultima frazione è scoppiettante: Umeh trova due triple che rispondono ai canestri di una Treviso che trova punti da uomini diversi, Moretti, Perry e Fantinelli, la Virtus attacca meglio e prova a chiudere le maglie in difesa, costringendo i ragazzi di Pillastrini a perdere molti palloni. Penna diventa protagonista di una serie di azioni consecutive: viene lasciato spazio da 3 e lo usa benissimo, in entrata invece vede l’orizzonte chiuso ma Bruttini recupera un buon pallone e la Segafredo insiste ma stavolta il giovane di Bentivoglio sbaglia e sul ribaltamento di fronte perde Moretti che lo punisce da oltre l’arco (56-50 al 34°). Qui però termina la verve bianconera: Rosselli splitta due liberi, sbaglia un tiro facile e commette un fallo di frustrazione che porta ad un facile siluro di Fantinelli che fa esplodere Villorba. Spizzichini trova un cesto solo rete ma la Segafredo soffre da matti a rimbalzo e concede facili appoggi al vetro e seconde occasioni sanguinose che mangiano tempo prezioso. Spissu è l’ultimo a mollare ma non trasforma in punti le sue iniziative e l’ennesima palla che diventa biancoblu nella lotta a rimbalzo chiude di fatto la contesa. Un fallo antisportivo permettono a Umeh di segnare a gioco fermo e regala l’ultima speranza, avendo la palla in mano, ma Michelori si fa stoppare e questa sfuma definitivamente.