L’appuntamento con la storia è servito. Dopo aver conquistato il pass d’accesso per la Final Four scudetto del campionato nazionale Juniores riservato alle società di serie D, l’Imolese Calcio 1919 di Mister Alessandro Facchini scenderà in campo nella giornata odierna (ore 18) al “Necchi Balloni” di Forte dei Marmi (Lucca) contro i pari categoria della Virtus Bergamo sognando la finalissima. Un prestigioso traguardo che evidenzia la qualità del settore giovanile rossoblù elevando la politica societaria orientata alla crescita e formazione interna di nuovi talenti futuribili per l’orbita prima squadra. Un lavoro meticoloso e capillare guidato dal responsabile del vivaio Marco Montanari, dall’area scouting di Antonio Piazza e dalle credenziali tecniche di allenatori che vivono quotidianamente di passione sui rettangoli di gioco del centro sportivo Bacchilega. 

Alla vigilia della partenza in direzione Toscana, abbiamo incontrato Alessandro Facchini, timoniere della compagine Juniores Nazionale di casa. “La squadra si sta allenando da dieci mesi per la disputa di un campionato particolare con un girone di sole dodici formazioni e con due lunghe soste, una delle quali coincidente con il periodo particolarmente intenso dal punto di vista scolastico in proiezione esami di maturità – racconta l’allenatore – Abbiamo avuto alti e bassi nella fase di andata ma ci sono serviti per rafforzare le nostre consapevolezze e disputare una tornata di ritorno praticamente perfetta con nove vittorie e due pareggi”. Un gruppo che si è cementato sulla base degli splendidi rapporti umani all’interno dello spogliatoio e nella sinergia con lo staff della prima squadra: “Siamo cresciuti molto nella mentalità grazie al riferimento giornaliero con la metodologia lavorativa della nostra prima squadra. Sottolineo però le grandi qualità umane di questi ragazzi che, indipendentemente dai minuti giocati e dal temperamento personale, hanno riversato in ogni allenamento grinta e sacrificio per una realizzazione collettiva e non del singolo”. Il sogno è dietro all’angolo e le emozioni dettano il ritmo di questa nuova avventura: “Viviamo l’esperienza della Final Four con l’entusiasmo della novità, non sarà certamente il risultato a definire il valore dei ragazzi. La Virtus Bergamo è un avversario abituato a queste situazioni, noi ci giocheremo le nostre chances con la consapevolezza che nel petto batte un grande cuore rossoblù”.