Purtroppo la nostra serie A rimane un sogno. Dopo averla conquistata sul campo in maniera esaltante con tecnica, cuore e sacrificio, motivazioni di ordine economico ci obbligano responsabilmente a rinunciare. E così il traguardo di aver riportato dopo 24 anni  San Lazzaro in serie A e avere rinverdito i fasti di una tradizione sportiva di altissimo livello rimane appunto un traguardo e non l’agognata ripartenza nell’Olimpo. Non sono bastati quarantacinque giorni di colloqui a tutti i livelli per colmare un budget adeguato alla nuova categoria ed è con amarezza che dobbiamo constatare la generale sterilità del mondo imprenditoriale, sportivo e della municipalità verso il nostro progetto sportivo. Si chiude un ciclo aperto otto anni fa con l’appoggio di Coveme ad un progetto sportivo che guidato da coach Casadio ha portato  la nostra prima squadra dalla B2 alla A. Evidentemente però, tanta passione e professionalità non sono state sufficienti a scaldare gli animi delle aziende del territorio. E pensare che la vittoria promozione contro Sassuolo del 28 aprile, in una Kennedy strapiena di gente festante con il nostro sindaco e la sua giunta in prima fila, ci aveva illuso di poter essere ambiziosi verso questa serie A. Pazienza. Lo sport di alto livello ha bisogno di soldi e se non li hai è meglio rinunciare. Credo che sia una sconfitta non solo nostra, come gruppo dirigente, ma di tutto lo sport bolognese e anche della città di San Lazzaro. Ovvio che questo lungo ed incessante tentativo di ricerca di risorse ci ha svuotato togliendoci anche le energie necessarie per riprovare il prossimo anno. Non ci sarà una formazione della Pallavolo San Lazzaro al via dei campionati nazionali di B, abbiamo bisogno di riprenderci e riavviare un percorso con le tante pallavoliste (e ne abbiamo di brave) del nostro settore giovanile. Ringraziamo lo staff tecnico e tutte le atlete che in questi otto anni hanno vissuto insieme a noi questa bellissima esperienza verso la serie A; ai tanti che ci hanno mostrato affetto e collaborazione diciamo che si è chiuso un ciclo e da domani se ne aprirà un altro perché la pallavolo a San Lazzaro non morirà. Mai!