E’ di Giancarlo Fisichella e Stefano Gai (Ferrari 488) la vittoria in gara-1 del primo round del Campionato Italiano Gran Turismo 2018 disputata all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

L’equipaggio della Scuderia Baldini 27 ha preceduto di appena 0”944 la Lamborghini Huracan di Vedel-Veglia (Antonelli Motorsport) e la BMW M6 GT3 di Comandini-Cerqui (BMW Padova Team).

I successi di classe sono andati nella Super GT Cup a Perolini-Valente (Lamborghini Huracan-Antonelli Motorsport), nella GT Cup a Merendino-Di Benedetto (Island Motorsport) e nella GT4 a Cressoni-Magnoni (Ginetta G55-Nova Race).

Domani gara-2 è in programma alle ore 12,55  e sarà trasmessa in diretta TV su Raisport, sulla pagina Facebook del campionato e in web streaming  sul sito www.acisport.it/CIGT.

Gara-1:  Una bella vittoria quella di Fisichella-Gai, arrivata subito al primo round della serie tricolore, che ha visto debuttare il nuovo format del campionato con la durata delle gare allungata a 56 minuti + 1 giro. Il successo dell’equipaggio della Scuderia Baldini 27 è maturato nel primo stint, quando un formidabile Fisichella, partito dalla pole, ha tenuto un ritmo insostenibile per gli avversari che gli ha permesso di consegnare la vettura al suo coequipier con un vantaggio di oltre 20 secondi. I colpi di scena arrivavano sin dalle prime battute con un contatto tra Palma e Mancinelli, che costringeva quest’ultimo al ritiro, e con un drive through inflitto a Zampieri, che lo faceva retrocedere nelle retrovie, per aver superato Fassler al via prima della linea di partenza. Problemi anche per il pilota svizzero portacolori di Audi Sport Italia, che doveva rientrare ai box per una foratura abbandonando la zona podio, e per Alessandro Perullo, in testa coda alla Piratella, che costringeva la direzione gara all’ingresso della safety car. Nella Super GT Cup saliva al comando Perolini, quarto assoluto, alle spalle del danese Vedel e davanti a Palma che ingaggiava con Comandini un lungo duello per la zona podio. Nella GT Cup, invece, Merendino si portava subito al comando davanti a La Mazza, mentre Sauto si ritirava per una perdita d’olio nel posteriore. Nella GT4 Cressoni non aveva problemi a tenere dietro il compagno di squadra  Henri Kauppi.

Dalle retrovie, intanto, risalivano sia Fassler che Zampieri. Il romano dell’Antonelli Motorsport era il primo a rientrare ai box per il cambio pilota cedendo la vettura ad Altoè. Al termine della procedura cambi Gai, subentrato a Fisichella, si confermava al comando davanti a Veglia, succeduto a Vedel, mentre in terza piazza Barri sostituiva Palma davanti a Cerqui, Altoè e Valente, ancora primo della Super GT Cup dopo aver preso il volante da Perolini.

Le posizioni di testa non cambiavano anche nelle altre classi che confermavano leader Di Benedetto nella GT Cup e Magnoni nella GT4, mentre Magli al 21° giro doveva dire addio al primo posto nella GT3 Light per la rottura del cambio.

Le battute finali erano caratterizzate dall’eccezionale recupero di Veglia che riusciva a recuperare secondi preziosi a Stefano Gai. Il milanese, infatti, a causa di forti vibrazioni nell’anteriore non forzava l’andatura facilitando l’avvicinamento del portacolori dell’Antonelli Motorsport, quest’ultimo tuttavia sempre molto veloce. In recupero anche Baruch, subentrato a Fassler che a quattro giri dalla conclusione si portava in sesta posizione, mentre Cerqui, quarto, si avvicinava a Barri.

Sotto alla bandiera a scacchi, Gai andava a cogliere la prima vittoria della stagione con un vantaggio di meno di un secondo su Veglia, mentre in terza posizione concludeva Barri. Il pilota del Petri Corse Motorsport, però, veniva penalizzato di 5 secondi per il contatto del suo coequipier al via della gara, lasciando a Cerqui il terzo gradino del podio. Quinto era Altoè, davanti a Baruch, Valente, primo della Super GT Cup, De Castro, Di Benedetto, leader della GT Cup, Nicolosi, Magnoni, primo della GT4, e Marchetti. A punti anche Fontana e Mancinelli, rientrati in pista dopo l’incidente nelle prime battute di gara, ottavi nella GT3.