Con una gara di anticipo sulla chiusura stagionale, Thomas Biagi si è laureato campione dell’International GT Open sulla Lamborghini Huracan della Orange 1 Team Lazarus condivisa con Fabrizio Crestani. Decisivo il secondo posto conquistato al termine della prima gara disputata oggi sul circuito catalano di Montmelò, 30 km a nord di Barcellona. Una sensazione di gioia indescrivibile ha travolto l’esperto pilota emiliano quando ha tagliato il traguardo in seconda posizione al termine di una corsa piena di tensione e lunga 70 interminabili minuti. Confrontandosi con rivali di altissima qualità e vetture come Audi, Aston Martin, BMW, Ferrari, McLaren e Mercedes, Biagi e Crestani con la loro perfetta Lamborghini sono stati i grandi mattatori del campionato conquistando sette podi e una vittoria (a Le Castellet) su un totale di tredici gare disputate. Per Thomas, quello odierno è il settimo titolo di una lunga carriera che lo ha visto fregiarsi del tricolore karting nel 1991, del Mondiale FIA GT1 nel 2003 e 2007, del Superstars Internazionale e Superstars Italia nel 2010, del Gran Turismo italia nel 2012 ed ora l’International GT Open. E l’avventura non è finita qui…

Thomas Biagi

“Quello odierno è un podio e un secondo posto importantissimo perché ottenuto nonostante un handicap tempo di ben 25”, accumulato di podio in podio, e perché vale un campionato intero. Un titolo che è frutto di un duro lavoro da parte di un gruppo eccezionale. Il lavoro di un anno intero che ha visto coinvolti oltre a me, il compagno di vettura Fabrizio Crestani, la Lamborghini, la Orange 1 Team Lazarus, i miei sponsor storici che da sei anni a questa parte hanno creduto in me, ovvero Fassa Bortolo e Came. E’ questo il settimo campionato conquistato in carriera, il quarto internazionale e posso dire oggi che statisticamente sono l’unico pilota che sicuramente negli ultimi 30 anni ha vinto categorie di livello internazionale con i marchi Ferrari, Maserati e Lamborghini. Un successo importante, ottenuto a 40 anni e con una squadra con la quale chiudo un debito che avevo col passato, quando la Lazarus si chiamava GP Racing. Col team principal Tancredi Pagiaro nel 2001 sfiorammo il titolo della Euro 3000 Series venendo battuti per pochissimo da Felipe Massa. Quando ho rincontrato Tancredi, ci siamo detti che dovevamo cancellare quella sconfitta e provare a tornare a vincere assieme. Entrambi arrivavamo da due stagioni non facili, ma non mi sono mai arreso credendo sempre in me stesso. E quando c’è la passione, la motivazione, si può essere vincenti come tanti altri piloti italiani già quarantenni hanno dimostrato, e mi riferisco a Tarquini, Pirro e recentemente Zanardi”.