Clima fantastico, pubblico numeroso ed appassionato e contesti tecnici rilevanti hanno fatto da cornice alla domenica clou della primavera ippica bolognese, con il trotter felsineo teatro di un’avvincente ed equilibrata edizione 2017 del Gran Premio Italia, quest’anno Trofeo Dalì Experience, appuntamento di prestigio riservato ai puledri di tre anni e seconda tappa stagionale del lungo tour che li porterà sino al Derby.Ritirato Vaio Dei Veltri già venerdì, la corsa ha perso in mattinata anche un possibile protagonista del livello di Very Good Zs, eleggendo nella toscana Vale Capar la prima scelta al betting , ed in alternativa, Vento Spritz e Valchiria Bar, senza trascurare Vernissage Grif, la bionda proposta targata Lorenzo Baldi e recente vincitore del Premio Etruria a Firenze.

Corsa emozionante dallo svolgimento votato allo spettacolo che ha visto Vento Spritz respingere Vale Capar in partenza e Vernissage Grif abbandonare subito la scomoda posizione alla corda e movimentare la contesa attaccando il leader, offrendo a Volturina Jet un’impegnativa scia , mentre alla corda si insinuava Vale Capar e Vanity Spritz attendeva gli eventi per poter dire la propria. Vernissage all’attacco, Vento a replicare, il refrain della corsa sino alla curva finale, dove il sauro erede di Varenne passava di prepotenza pagando però lo sforzo nei metri finali a favore di una grintosa Vale Capar guidata alla perfezione da Antonio di Nardo, vincitrice in un siderale 1.12.7, seconda performance cronometrica di sempre in coabitazione con Main Wise As , mentre Vanity Spriz conquistava un insperato quanto meritato podio,

Le altre -belle! -corse:

Apertura con il botto cronometrico di Uragan Kronos, carta d’approccio dell’animato pomeriggio di Pietro Gubellini che ha bagnato l’ingresso nelle scuderie di Erik Bondo stracciando letteralmente gli avversari e dominando in 1.14.9 sulla media distanza, seconda, discosta, l’attesa Uma Grif, terza Urbe del Ronco.

Nella seconda corsa, gentleman ed anziani impegnati in un affollato handicap sulla breve distanza, coast to coast vittorioso in 1.17.1 per Federico Bongiovanni e Sofort Rl, con il driver al primo successo dal passaggio alla categoria dei “puri” dopo lungo e significativa militanza tra i giornalisti ed universitari, ed il cavallo a sancire un sensibile miglioramento meccanico grazie al quale ha lasciato ad ampio intervallo Pinkerton e Raptorens Benal.

Il convegno decollava al sopraggiungere della terza corsa Premio Quotidiano.net, un miglio per cadetti contraddistinto da un diffuso equilibrio al betting con la rottura al via dell’atteso Ulyan Vik a spianare la strada alla vittoria di Ultras Grif, issatosi al comando sulla prima piegata e poi tonico nel respingere gli assalti di United Roc per chudere in 1.14.3 nelle mani di Andrea Vitagliano con Ursa del Ronco e Urania Bye Bye sul podio approfittando della pessima giornata di Urgania e del crollo di Unted Roc.

Anziani nel prosieguo, e grande retta d’arrivo per l’evergreen Manlio Capanna e la sua Rienda Suerta, vincitori in un vertiginoso 1.13.5 ed a quota di 30/1 dopo corsa d’attesa dietro ai fuggitivi Tornado Spritz e Runnr Roc, giunti rispettivamente secondo e quarto con Piper Legend a completare il podio.

Il Premio Dalì Experience, praticamente il “filly” (manche riservata alle femmine) del Gran Premio Italia, ha promosso la palermitana, di colori e training, Volcada Bar, una veloce erede di Napoleon Bar forgiata da Natale Cintura e dallo stesso portata ad una facile vittoria impreziosita dal ragguaglio di 1.14.1 e sicuramente aiutata dalle bizze di Venere Grif e dalle rotture di Vaniglia Ido e Valderrama As, mentre per le piazze, Vitamar ha preceduto la diligente Vanessa Tor.

Anziani di lungo corso e dal pluripremiato curriculum si davano battaglia alla settima corsa Premio QN Il Resto del Carlino, un miglio che Real Mede Sm e Mommo Zanca hanno vinto contro tutto e tutti subendo dapprima il pressing di Pantera del Pino, poi, il determinato forcing di Tamia jet e Sharon Gar, ed infine l’affondo di Turno Azzurra e Telecomando Ok, vincendo in 1.13.2 e confermando il ruolo di favoriti assegnagli dalla “punta”.

Epilogo nel segno della lunga distanza il Premio Cavallo Magazine, un intricato handicap risolto dopo vari capovolgimenti di fronte dalla “gloria locale” Power Treb, ottimamente interpretato da Gianvito D’Ambruoso e vincitore di misura fra le grida di un acceso, entusiasta tifo dal parterre, nei confronti di Turbo Bye Bye e Original Caf, mentre il quarto posto di Seveso ed il quinto di Power Jolly completavano l’en plein del primo nastro.