I Mondiali di ultimate frisbee in programma a Cincinnati si risolvono con il successo degli statunitensi Revolver, campioni del mondo per club. Ma al Cus Bologna La Fotta, la squadra che ha vinto più volte il titolo italiano e ha raggiunto la Champions League, non mancano i motivi per festeggiare. Il nono posto finale è un risultato storico per l’Italia e per l’Alma Mater Studiorum che prosegue il suo processo di crescita, con un gruppo sempre più giovane, futuribile e di grande talento. Per dirla tutta, nella finale che vale il nono posto – e che vede il Cus Bologna sbarazzarsi dei tradizionali rivali di Clapham – un aiuto arriva dal cielo. Nulla di blasfemo, per carità, è solo che un’autentica tempesta di fulmini costringe gli organizzatori a decretare la fine della partita dopo solo un tempo. E il Cus che si trovava avanti nel punteggio, 8-6, porta a casa (con pieno merito viene da aggiungere) la nona piazza.

Le condizioni meteo mettono in difficoltà anche la squadra femminile: le Shout non riescono nemmeno a disputare la finale che vale la ventunesima piazza (quaranta i club al maschile e altrettanti al femminile) e restano così sospese, tra la posizione ventuno e la ventidue. Se i ragazzi potranno lasciare Cincinnati e lo stato dell’Ohio sapendo di aver ottenuto un risultato storico, alle ragazze resta un po’ di amaro in bocca, perché qualche posizione migliore – magari attorno al quindicesimo posto -, avrebbero potuto ottenerla. Ma, anche in questo caso, si tratta di un gruppo futuribile del quale sentiremo parlare ancora in futuro, grazie alle gemelle Frangipane, Caterina Hu Lazzari, Irene Scazzieri, Francesca Sorrenti e capitan Anna Ceschi.