Dopo la presentazione della “neonata” società e l’appuntamento “Felsina Incontra” di Palazzo De’Toschi, prosegue l’avventura del Felsina Calcio nel panorama italiano e bolognese con ben sette categorie iscritte ai campionati FIGC e UISP. L’ex arbitro Nicola Rizzoli e i due talent Sky, Fabio Caressa e Beppe Bergomi, tra gli “ambasciatori” ospiti del progetto.

A Bologna, presso il Macron Store di Via Stalingrado, il 27 settembre 2017, è stato aperto il sipario su una realtà calcistica ambiziosa. Non una semplice scuola calcio, non una semplice società sportiva ma una nuova realtà che si pone l’obiettivo di diventare un punto di riferimento nel territorio calcistico bolognese, contribuendo all’educazione, formazione e sana crescita dei giovani attraverso lo sport. Da settembre, infatti, sono ben sette le categorie iscritte ai campionati FIGC e UISP: si va dai Pulcini 2009/2010 fino agli Allievi 2002.

Per Felsina la consapevolezza del valore del dono della salute e il rispetto di tale dono attraverso l’impegno nella vita, in campo e fuori, è uno dei messaggi più importanti da trasmettere ai ragazzi. E’ anche per questo che la società bolognese sostiene la ONLUS Ansabbio, che da oltre 25 anni a Bologna si occupa di bambini ospedalizzati all’Ospedale Rizzoli di Bologna, e l’associazione AssiSLA che si occupa dell’assistenza delle persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e delle loro famiglie.

Il Felsina Calcio è una società sportiva dilettantistica che non ha scopo di lucro e punta tutto sulla autosostenibilità del progetto, reinvestendo tutti i ricavi per l’acquisizione e il miglioramento delle strutture sportive, come dimostrano i progetti di riqualificazione dei Quartieri Reno e Barca di Bologna. Anche i due talent di Sky Sport, Fabio Caressa e Beppe Bergomi, hanno “patrocinato” il primo incontro di un ciclo di appuntamenti chiamato “Felsina Incontra”. L’idea “Felsina”, infatti, è frutto di un gruppo di amici che condividono l’esperienza di essere genitore e la centralità dei valori e della crescita del ragazzo, prima che dell’atleta. Questo è per Felsina lo step principale verso “un calcio nuovo”.