SIDIGAS AVELLINO – SEGAFREDO BOLOGNA  87-59

(22-10; 44-25; 57-41)

SIDIGAS AVELLINO

ZERINI 0 pt., WELLS 17 pt  (7/10, 1/1, 0/0), FITIPALDO 18 pt  (2/5, 4/7, 2/2), SABATINO 0 pt, LEUNEN 0 pt. (0/1, 0/1, 0/0), SCRUBB 8 pt. (4/6, 0/1, 0/0), FILLOY 6 pt. (0/1, 2/4, 0/0), D’ERCOLE 5 pt. (1/1, 1/3, 0/0), RICH 13 pt. (4/5, 1/2, 2/2) , FESENKO 14pt. (5/6, 0/0, 4/8), NDIAYE 6 pt. (2/4, 0/0, 2/2), PARLATO 0 pt.

Coach – SACRIPANTI

T2: 25/39 (64%). T3: 9/19 (47%). TL: 10/14 (71%)

Rimbalzi: 38 (34d.- 4off.). Ast: 23  PP: 13  PR: 5  Valutazione: 117

SEGAFREDO BOLOGNA

GENTILE A. 18 pt. (6/18, 2/3, 0/0), UMEH 9 pt. (0/5, 3/5, 0/1), PAJOLA Ne, BALDI ROSSI 0 pt. (0/3, 0/2, 0/0),  NDOJA 4 pt. (0/1, 1/2, 1/2), LAFAYETTE 7 pt. (1/4, 1/2, 2/2), ARADORI 4 pt. (1/3, 0/1, 2/2), GENTILE S. 0 pt. (0/2, 0/5, 0/0), LAWSON 11 pt. (4/8, 1/3, 0/0), SLAUGHTER 6 pt. (3/4, 0/0, 0/0)

Coach – RAMAGLI

T2: 15/48 (31%). T3: 8/23 (35%). TL: 5/7  (71%)

Rimbalzi: 35 (22d.- 13off.). Ast: 13  PP: 12  PR: 5  Valutazione: 39

AVELLINO – La Segafredo esce con le ossa rotte da Avellino, una gara che non c’é praticamente mai stata, dopo i primi minuti é stato un monologo dei padroni di casa, che questa sera siedono da soli al comando della classifica, meritatamente. La Virtus dovrà fare in settimana un esame di coscienza serio e approfondito, guardarsi in faccia e trovare un gioco e un atteggiamento che porti ad evitare passi falsi come quello di questa sera. Il -28 é un divario enorme, ma non é neanche lo specchio più fedele di questa partita, la peggior notizia è il mancato l’approccio corretto da parte di tutto il gruppo con la VuNera sul petto. Nessuna nota positiva, nessuno da salvare stasera, pur riconoscendo che gli uomini di Sacripanti hanno giocato a livelli molto alti. Non c’é altro da aggiungere, se non cancellare questa pagina di brutto basket immediatamente e pensare a Reggio Emilia, sabato sera, confidando che l’incastro di risultati giusti porti alla qualificazione alla Final Eight.

1’ QUARTO – Un raddoppio a metà campo di Ndoja e Lafayette porta alla prima palla recuperata, lo stesso americano va al tiro ma non centra il bersaglio, altro recupero difensivo di Slaughter e primo canestro bianconero, di Ale Gentile. La Sidigas si mette in moto: Fesenko schiaccia i primi punti di Avellino che vengono seguiti da una tripla in transizione di D’Ercole, ancora il centro ucraino domina in area, il tutto inframezzato da un altro paniere del ragazzo di Maddaloni con il numero 0 sulla schiena. Slaughter vola a chiudere l’alley-oop di Lafayette, Aradori si iscrive al match con un gran canestro ma anche i padroni di casa sono precisissimi, con la tripla di Filloy dall’angolo (12-8 al 4’). AleGent segna un canestro partendo come un runningback di football ma si prende in faccia un canestro da 3 da puro playground di Rich, la Segafredo perde qualche pallone forzando troppo e l’intelligenza di Leunen porta punti in casa avellinese. Fesenko sbaglia due liberi ma è una presenza immanente anche in difesa e l’airball forzato di Gentile é merito suo, cosa convince coach Ramagli a chiamare minuto, al rientro il centro é a prendere fiato. Le due squadre sbagliano diversi attacchi prima che Rich segni facilmente in layup a difesa schierata, la tripla di Fitipaldo porta i suoi al massimo vantaggio, la Virtus non trova varchi subendo stoppate a più riprese e ha le mani fredde, non riuscendo a trovare punti per svariati giri di lancetta.

2’ QUARTO – Lawson sbaglia un tiro ben costruito prima e un appoggio subito dopo, Fitipaldo imperversa e il margine tra le due compagini aumenta a +14, Baldi Rossi é sfortunato e il ferro gli nega la gioia del canestro, la Segafredo finalmente muove il tabellone con Aradori dalla lunetta. Ndiaye e un volo da highlight di Wells esaltano il palazzo biancoverde, lo staff tecnico bianconero chiede timeout per dare una scossa ai ragazzi in campo, con un linguaggio del corpo non positivo. La prima azione dopo la strigliata non porta a buoni frutti e Lawson commette fallo in attacco, Wells colpisce ancora a più riprese prima che Umeh trovi due triple consecutive che sono ossigeno puro per Bologna (32-18 al 15’). Ndiaye domina il pitturato, stoppa tutto e mette addirittura due liberi, evento salutato da un’ovazione, Rich riporta i suoi a +18  dalla lunetta mentre la Segafredo é scollata dietro e in attacco manca coralità, giro di palla e visione d’insieme. Lafayette trova una tripla ma é un successo occasionale, Leunen beffa la difesa bianconera con un lancio tutto campo che Scrubb insacca, Gentile si sblocca ma Avellino é in pieno controllo delle operazioni é Fesenko fa quello che vuole in mezzo all’area. Tra mancate rotazioni banali e palle perse sanguinose la Virtus chiude un primo tempo da dimenticare il più in fretta possibile.

3’ QUARTO – Aradori recupera palla ma gestisce male l’attacco successivo, AleGentile forza il possesso dopo in contropiede e va corto sul ferro, finalmente Lafayette trova i due punti con un’incursione a centro area. La Sidigas non trova punti per i primi minuti, il capitano si fa sentire in difesa, finalmente attiva, e anche avanti, infilando una tripla (44-30 al 23’). Rich sblocca Avellino con un canestro dal post-basso di notevole fattura, i lunghi si scambiano cortesie e canestri da sotto, Ndoja strappa uno sfondamento a Leunen dando l’esempio di quale sia un atteggiamento più giusto. La Segafredo non riesce a uscire dalle secche, i tiri di Ale Gentile vanno corti e Filloy centra un missile che rianima i lupi di casa e piega le ginocchia dei bianconeri. Slaughter vola in cielo per convertire un rimbalzo in due punti ma ha un compito improbo nel contenere, senza riuscirci, uno strepitoso Fesenko. Rich delizia la folla con canestri di difficoltà enorme e il divario rimane di assoluta tranquillità per i padroni di casa (55-34 al 27’). Ad Avellino riesce tutto, Fitipaldo segna allo scadere di un gioco rotto, dopo aver quasi perso palla, le VuNere trovano qualche punto solo a gioco fermo e con un cesto di Lawson in avvicinamento prima e in semigancio, dopo, ricucendo lievemente il gap all’ultima pausa.

4’ QUARTO – I primi attacchi vanno lontani dal bersaglio per gli uomini di Ramagli, Fitipaldo serve Ndiaye che chiude un gioco a due con una schiacciata tonante, Slaughter ne mette due ma subito dopo Stefano Gentile ferma l’urugaiano e si vede fischiare un antisportivo che porta ad un’altra affondata spettacolare, questa volta di Wells. La Scandone attacca molto bene, la Virtus difende con passività, lo staff tecnico prova a mettere qualche toppa, ma ormai il match é segnato, Bruno Fitipaldo fa il giocoliere, i compagni si muovono e realizzano a piacimento. La Segafredo smette di giocare troppo presto rendendo il match una filiale dell’All Star Game, il garbage time comincia con svariati minuti di anticipo e, più che la sconfitta pesante a livello numerico, ciò che fa più male é l’atteggiamento, come sottolinea anche coach Ramagli in conferenza stampa. Una serata da dimenticare in fretta.