Atleti della Polisportiva Porta Saragozza, Passo Capponi e Arci San Rafel, società affiliate al Comitato di Coordinamento Podistico di Bologna correranno l’11a edizione della Maratona di Tokyo in programma alle 9:10 ore locali , 17:00 italiane, di domenica 26 febbraio. Sulla linea di partenza con le due torri stampate sul lato sinistro della maglia, tredici runner della Polisportiva Porta Saragozza guidati dal Presidente atleta, Piero Parmeggiani che ha festeggiato il 70mo compleanno di età e il quarantesimo di corsa durante il viaggio aereo e a diecimila metri di altezza. “Mi sono voluto regalare questo viaggio che per me sarà il completamento di un ciclo dopo 45 maratone, 130 maratonine e tanti anni di camminate domenicali – afferma – E’ la prima volta che tornerò a casa con due medaglie ricevute nella medesima gara, quella di “finicher” e un’altra molto pesante nel vero senso della parola. Il medaglione del “World Marathon Majors” che viene assegnato solamente se hai portato a termine le sei maratone più importanti e rinomate al mondo : Tokyo, Boston, Londra, Berlino, Chicago e New York. Un traguardo di prestigio e quindi dal momento che per completare l’opera mi manca solamente la maratona giapponese raggiungerò l’arco di arrivo a qualsiasi costo anche dovessi tirarmi dietro le gambe”. Altri candidati alla conquista del prestigioso trofeo Carlo Cavallo, Stefano Farneti, fresco pensionato, Francesco Mistroni, nove cento chilometri del “Passatore” sulle gambe e già iscritto per centrare la decima Firenze-Faenza di quest’anno. Lorenzo Lo Preiato invece è a metà percorso che si concluderà l’anno prossimo “Dopo ventidue mesi di stop forzato – afferma – la mia avventura riparte dal Giappone per continuare il mio viaggio alla conquista del medaglione. L’obiettivo qui a Tokyo è arrivare, il crono non conta. Continuo a correre per trasmettere un messaggio di speranza a tutti coloro che per gli ostacoli della vita decidono di arrendersi. Vorrei che la mia testardaggine e dei miei sei by-pass, inseparabili amici che custodisco dentro al cuore, fosse per loro come una molla per aiutarli a rialzare, dinamite nelle vene per continuare a lottare. C’è una frase che ho preso in prestito da un amico. Non si va indietro neanche per prendere la rincorsa. Vorrei diventasse il pane quotidiano di tutti coloro che in questo momento hanno dimenticato la gioia di un sorriso. Subito dopo il traguardo continuerò ad allearmi – afferma – In Aprile mi aspetta la maratona di Boston , nel 2018 correrò Londra e Chicago per completare l’opera”.